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Lo Squalo Bianco: Un'Icona Marittima Quasi Estinta in Sudafrica, Colpevole è l'Uomo

2025-01-13

Autore: Sofia

La situazione drammatica degli squali bianchi in Sudafrica

La situazione degli squali bianchi in Sudafrica è drammatica: il loro numero è in calo vertiginoso e avvistarne uno sta diventando un evento rarissimo. Solo sei anni fa, nelle acque di False Bay, durante i mesi estivi era possibile osservare tra i quattro e i dieci esemplari in un solo giorno, con circa trenta attacchi ai gruppi di otarie. Oggi, invece, incontrare uno squalo bianco è il risultato di una sorta di miracolo. Alessandro De Maddalena, biologo e esperto di squali, avverte che il declino di queste creature non è solo una cattiva notizia per la biodiversità, ma anche per il turismo eco-sostenibile in Sudafrica, una delle principali fonti di sostentamento per molte comunità locali.

La pesca eccessiva come causa principale dell'estinzione

Lungi dall’essere un problema isolato, quella della pesca eccessiva rappresenta la causa principale dell’estinzione imminente degli squali. La migliore carne di squalo è ricercata per le sue pinne, utilizzate nella preparazione della costosa zuppa di pinne di squalo, che in Asia è considerata un simbolo di status. Ma la cattura non si limita solo ai target di pesca diretta: molti squali sono vittime di catture accidentali da parte di reti industriali destinate ad altre specie come tonni e pesci spada. Si stima che tra i 60 e i 270 milioni di squali vengano uccisi ogni anno nel mondo.

La crisi del turismo ecologico in Sudafrica

Il Sudafrica, un tempo un faro di turismo ecologico, sta vivendo una crisi senza precedenti. Gli operatori turistici che un tempo prosperavano grazie agli avvistamenti di squali hanno visto il loro lavoro ridursi drasticamente. Se nel 1991 il paese ha fatto la storia diventando il primo a proteggere lo squalo bianco, oggi le leggi protettive sembrano inadeguate e non vi sono risorse sufficienti per garantire l'effettiva protezione nelle aree riservate.

L'appello di De Maddalena per una protezione rafforzata

In un contesto di crescente degrado, il sudafricano De Maddalena lancia un appello alla comunità internazionale: è urgente rafforzare le misure di protezione e limitare la pesca, non solo per il bene degli squali ma per tutto l'ecosistema marino. La diminuzione delle popolazioni di squali bianchi avrà ripercussioni a catena su specie con cui condividono l'habitat, influenzando anche le popolazioni di otarie e persino pinguini africani già a rischio di estinzione.

Il ruolo dei media nella crisi degli squali

Complice di questa crisi sono anche i media: film e documentari continuano a diffondere una narrazione spaventosa sugli squali, contribuendo a un'immagine distorta che li vede come mostri piuttosto che come esseri vitali per l'equilibrio marino. La verità è che gli attacchi degli squali agli esseri umani sono estremamente rari e, nella maggior parte dei casi, non sono determinati da intenzioni predatorie. Molti esperti richiamano l'attenzione sull'importanza dell'educazione per prevenire gli attacchi, che spesso derivano dall'assenza di informazione adeguata.

Conclusione: Un cambiamento necessario

In conclusione, la crisi in cui versa lo squalo bianco è emblematico di un problema più grande: la necessità di un cambiamento collettivo delle politiche di pesca e della consapevolezza ambientale. Solo così potremo sperare di salvaguardare queste magnifiche creature e mantenere l'equilibrio nei nostri oceani.