Nazionale

Madre condannata a 10 anni per terribili maltrattamenti: «I suoi figli ridotti ad animali»

2024-10-09

Autore: Maria

La tragica storia di Jessika, una donna di 26 anni, è emersa in un aula di tribunale dove ha affrontato accuse scioccanti di maltrattamenti. Secondo le autorità, i suoi figli, Nikola di 5 anni e Boiko di 7, vivevano in un degrado inaccettabile. Il primo ha perso la vista, mentre il secondo ha subito la paralisi di un braccio, tutto a causa della negligenza materna.

L'ispettore Fabio Reali ha testimoniato in aula, descrivendo i bambini in condizioni inimmaginabili: «Erano ridotti come i bambini nei campi di sterminio», ha affermato, sottolineando la gravità della situazione. I poliziotti intervenuti, tra cui la detective Erika Indelicato, hanno confermato l'orrore della scoperta. «Non scorderò mai in che condizioni ho trovato Boiko e Nikola», ha dichiarato la Indelicato.

Il medico legale, Luigi Cipolloni, ha condiviso la sua incredulità: «Non ho mai visto due bambini in uno stato di salute così disperato». I due piccoli erano stati ritrovati in un casale fatiscente a Aprilia, mentre Jessika tentava di fuggire in Francia insieme al suo compagno, ancora latitante. La loro vita era segnata da brutali maltrattamenti: oltre alle lesioni fisiche, avevano anche segni di bruciature di sigaretta e morsi di topo sul corpo. Il pubblico ministero Antonio Verdi ha affermato che i bambini erano «ridotti come animaletti» e ora si trovano in una struttura protetta.

La vicenda getta un'ombra inquietante non solo sulla vita della famiglia coinvolta, ma sulla fragilità del sistema di protezione infantile. In quali condizioni vivono i bambini indifesi se non vengono protetti da chi dovrebbe prendersi cura di loro? La condanna di Jessika è un passo verso la giustizia, ma resta da chiedersi quanti bambini soffrono in silenzio e invisibili nel nostro Paese.