Nazionale

Mammografi, Risonanze e Tac: Gli Strumenti Obsoleti che Minacciano la Salute Italiana!

2024-10-07

Autore: Giovanni

Quando si affronta un esame diagnostico, ci si domanda mai se l'apparecchiatura usata sia moderna o superata? Con le lunghe liste d'attesa che affliggono il sistema sanitario, è già una fortuna riuscire a avere un esame in tempi ragionevoli. Tuttavia, per la diagnosi di malattie gravi, l'efficacia e la precisione del macchinario possono rivelarsi cruciali. Ogni anno si effettuano circa 65,5 milioni di prestazioni sanitarie che includono mammografie, risonanze magnetiche e TAC, dei quali il 58% avviene negli ospedali pubblici e il 42% nelle strutture private convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale.

Dal punto di vista tecnico, la sostituzione di queste "grandi apparecchiature" è fondamentale per prevenire diagnosi imprecise e l'esposizione a radiazioni eccessive. L'Associazione italiana degli ingegneri clinici suggerisce che l’usura di un macchinario dopo dieci anni rappresenti un limite critico: questo è il motivo per cui il Ministero della Salute monitora costantemente l’obsolescenza degli strumenti.

Secondo dati recenti dell’Agenas, la situazione non è affatto rassicurante. Infatti, oltre un terzo delle apparecchiature, sia pubbliche che private, risulta essere obsoleta.

Mammografi in Italia

I programmi di screening mammografico, introdotti oltre trent'anni fa, sono stati decisivi per ridurre il rischio di morte per tumore al seno del 35%. Tuttavia, un mammografo che ha più di dieci anni non è in grado di garantire la stessa precisione. Attualmente, in Italia, si eseguono circa 1,6 milioni di mammografie all'anno, ma il 29% dei mammografi presenti in Italia ha più di dieci anni.

Analizzando specifiche situazioni, negli ospedali romani come il San Giovanni e il Gemelli, troviamo una preoccupante presenza di apparecchi obsoleti. Situazione simile si riscontra in Lombardia, dove l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano possiede due mammografi, uno di essi è datato. Nel settore privato accreditato, istituti come l'Istituto Europeo di Oncologia presentano anch'essi macchinari obsoleti, mettono in serio rischio la salute delle pazienti.

Il Problema delle TAC

Passando alle TAC, la disparità tra macchinari moderni e quelli obsoleti è tanto drammatica quanto significativa: le TAC con oltre dieci anni di vita possono emettere fino all’80% di radiazioni in più. Oggi su 5 milioni di esami effettuati, il 36% è realizzato con strumenti datati. In Molise, in particolare, tutte le TAC negli ospedali pubblici sono obsolete.

In Liguria e Lazio, mentre nel pubblico il problema è meno drammatico, nel privato l’incidenza di apparecchi obsoleti è allarmante, specialmente nei centri privati.

Radioterapia: Una Questione di Vita o Morte

Le sedute di radioterapia, che ammontano a circa 6 milioni all'anno, fanno uso di apparecchiature che necessitano di essere costantemente aggiornate. Tuttavia, il 46% degli acceleratori lineari in uso ha superato i limiti di età. In Lombardia, la situazione è particolarmente critica nei centri privati, dove il 73% degli acceleratori è obsoleto.

In un contesto in cui la tecnologia avanza rapidamente, è cruciale comprendere che l’innovazione nel settore della salute non è solo una questione di comfort, ma di sopravvivenza. Il fatto che la stragrande maggioranza degli strumenti diagnostici in Italia non soddisfi i requisiti di modernità pone interrogativi sulla sicurezza e sulla qualità della cura offerta. Un appello alla responsabilità delle istituzioni e delle strutture sanitarie è più che mai urgente affinchè gli italiani possano ricevere un'assistenza all'avanguardia, indispensabile per una diagnosi tempestiva e accurata.