Nazionale

Manifestazioni in Italia: gli slogan scioccanti dei pro-Palestina risuonano a Roma e Milano

2024-10-12

Autore: Luca

Ieri si sono svolte manifestazioni significative a Roma e Milano, con migliaia di partecipanti che hanno protestato a favore della Palestina. A Milano, un corteo di circa mille persone è partito da piazzale Maciachini, esprimendo slogan incendiari come "Palestina Libera" e "Israele fascista, Stato terrorista". Un episodio controverso ha visto una donna avvolta in una bandiera tunisina gridare minacce verso la premier Giorgia Meloni, esprimendo frustrazione per il supporto italiano a Israele. Questo evento ha suscitato vivaci dibattiti in tutto il paese.

Il corteo a Milano ha visto la presenza di Mohanmed Hannoun, un architetto sanzionato dagli Stati Uniti per presunti legami con Hamas. Durante il suo intervento sopra un camion, ha affermato: "Noi sosteniamo la legittima resistenza del popolo palestinese". Queste parole hanno alimentato ulteriormente la controversia sulla formazione di alleanze e alle strategie politiche legate al conflitto israelo-palestinese.

Nel frattempo a Roma, circa mille manifestanti si sono uniti per chiedere la fine dei bombardamenti su Gaza. Il corteo è partito da piazzale Ostiense e si è snodato attraverso le strade storiche della capitale, toccando luoghi emblematici come il Colosseo. I partecipanti, tra cui membri del Movimento degli Studenti Palestinesi e altre associazioni, hanno urlato slogan come "Siamo tutti antisionisti".

La manifestazione era intitolata "Stop al genocidio e al massacro in Libano", e gli organizzatori hanno espresso che il dolore attuale ispirerà una resistenza continua. Hanno chiesto l'interruzione di tutti i rapporti economici e politici con Israele, oltre alla cancellazione dell'accordo di associazione tra l'UE e Israele.

Nonostante l'intento pacifico delle mobilitazioni, non sono mancati gli attacchi contro i media, con manifestanti che hanno accusato i giornalisti di strumentalizzare la situazione a favore del sionismo. Frasi come "Giornalista terrorista, ti ha pagato un sionista" hanno messo in evidenza il clima di sfiducia nei confronti della stampa.

Questo scenario instabile pone interrogativi sui futuri sviluppi del supporto italiano nei confronti della Palestina e sulla posizione del paese nei conflitti internazionali. Le manifestazioni potrebbero segnare un punto di svolta nel dialogo e nella percezione pubblica riguardo al conflitto israelo-palestinese in Italia.