Margaret Spada, indagine ASL: rianimazione inadeguata prima dell'arrivo del 118
2024-11-17
Autore: Giulia
La tragica storia di Margaret Spada, una giovane di Lentini, ha scosso la comunità locale e sollevato gravi interrogativi sull'adeguatezza dei soccorsi. La relazione redatta dall'ASL ha rivelato omissioni significative durante il primo soccorso, sottolineando che la rianimazione cardiopolmonare non è stata eseguita correttamente prima dell'intervento del 118. Margaret è stata ricoverata nella Terapia Intensiva dell'ospedale Sant'Eugenio dal 4 al 7 novembre, periodo in cui le sue condizioni cliniche sono rapidamente deteriorate fino alla morte.
I medici dell'ospedale hanno notato incongruenze tra i dati riportati nella cartella clinica e la reale condizione della paziente. Anomalie come un grave edema cerebrale sono stati documentati solo dopo un'apposita tomografia computerizzata, che ha rivelato gravi complicazioni. Non solo, ma la giovane era affetta anche da una polmonite ab ingestis, condizione da tenere sotto controllo. I medici hanno fatto sapere che forse questo era dovuto al fatto che Margaret aveva mangiato un panino prima dell'intervento, nonostante fosse prevista un'anestesia.
Nella relazione, i medici dichiarano che l'adeguatezza dell'assistenza extraospedaliera è cruciale per il successo della rianimazione. Tuttavia, in questo caso specifico, l'anamnesi iniziale non ha rappresentato fedelmente la gravità della situazione clinica. La conferma di quanto accaduto sta ora nelle mani degli inquirenti, che sono al lavoro per fare chiarezza sulla dinamica degli eventi.
Le indagini attuate dalla Procura di Roma proseguono, con l'attesa di risultati da esami tossicologici e istologici, mentre emergono anche le testimonianze di ex pazienti dello studio che ha operato Margaret. Una giornalista sportiva ha confermato di aver trovato lo studio tramite TikTok, evidenziando esperienze problematiche legate all'anestesia in precedenti procedure.
A Lentini, i funerali di Margaret si svolgeranno lunedì alle 11 nella chiesa di Santa Maria La Cava e Sant'Alfio, mentre la camera ardente ha visto un'affluenza straordinaria di cittadini in segno di rispetto e cordoglio. La famiglia ha chiesto di mantenere il riserbo sul loro dolore e ha vietato foto e riprese durante il funerale, sottolineando la necessità di rispetto in un momento così difficile. La storia di Margaret rimane una ferita aperta per la comunità e l’intero sistema sanitario.