Una clamorosa operazione è stata avviata dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato a Milano, mettendo in atto arresti e perquisizioni nei confronti di una quarantina di individualità legate alle tifoserie degli ultras di Inter e Milan. Gli indagati, per lo più coinvolti in associazione per delinquere con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione e altri crimini gravi, sono stati presi di mira nella mattinata di oggi da agenti della Polizia di Stato e dalla Guardia di Finanza, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia.

Tra i 19 arrestati ci sono nomi noti delle curve milaniste e interiste, tra cui Luca Lucci e Renato Bosetti. Lucci, capo della curva milanista, e Bosetti, neo-capo della curva interista dopo l’arresto di Andrea Beretta per omicidio, sono stati colpiti da ordinanze cautelari per i loro ruoli di comando nel giro d’affari illeciti legati al mondo del calcio. Nonostante il clamore, i dirigenti delle società non risultano coinvolti e sono considerati 'persone offese'.

Oltre ai blitz, ci sono state anche indagini che hanno fatto emergere l'alleanza tra le due tifoserie, che si sono unite per attività illecite come estorsioni nel settore del catering allo stadio di San Siro. Si parla di intimidazioni verso i venditori ambulanti e di traffici che coinvolgono persino infiltrazioni dalla 'ndrangheta. La giustizia sportiva si è attivata richiedendo atti per verificare condotte che possano avere rilevanza sportiva da parte delle due società.

Secondo il procuratore di Milano, Marcello Viola, l'operazione ha messo in luce 'un sistema di infiltrazioni criminali che ha radici profondamente radicate' tra gli ultras. Le indagini hanno condotto a misure complessive, inclusi arresti e perquisizioni, con l'obbiettivo di garantire la legalità nel mondo dello sport.

In aggiunta, è emerso che anche un consigliere regionale lombardo, Manfredi Palmeri, è stato coinvolto nell'inchiesta per presunti legami con imprenditori interessati agli appalti per i parcheggi dello stadio. La posizione delle società calcistiche, sebbene non sotto inchiesta, potrebbe subire conseguenze se non dimostrano di essersi distaccate dalle influencer criminali degli ultras, con possibili provvedimenti sull'amministrazione giudiziaria. L'inchiesta svelerà probabilmente ulteriori collegamenti tra criminalità organizzata e sportivi nel panorama calcistico italiano.