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Medio Oriente, le ultime notizie. Mosca: Assad è protetto. Papa: “Raggiungere stabilità e pace”

2024-12-11

Autore: Marco

Giornalisti israeliani entrano in Siria, prima volta dal 1973

Per la prima volta dalla Guerra del Kippur nel 1973, giornalisti israeliani hanno varcato il confine siriano, accompagnati dalle forze della divisione 210, nell'area di Tel Qudna. Questo avamposto era stato abbandonato dall'esercito regolare siriano dopo il crollo del regime di Assad. Nell'area operano attualmente soldati israeliani e mezzi corazzati, in posizioni avanzate dopo la decisione del governo di proteggere gli insediamenti sulle alture del Golan. Durante la visita, i giornalisti hanno scoperto un quaderno di un soldato siriano contenente annotazioni in ebraico, suggerendo un tentativo di apprendere la lingua per comunicare con le comunità israeliane circostanti. Il colonnello israeliano Beni Kata ha dichiarato: “Non siamo qui per conquistare, ma per difendere”, evidenziando l'impegno di Israele nella sicurezza dell'area dopo gli eventi del 7 ottobre.

Netanyahu: “Legittimo influenzare l’opinione pubblica con i media”

Nel corso della sua deposizione in un processo per corruzione a Tel Aviv, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affrontato domande riguardanti la presunta ricezione di 'tangenti' sotto forma di favore mediale dal magnate dei media Shaul Elovitch. In risposta, Netanyahu ha affermato: "Ogni figura pubblica in una democrazia cerca una copertura favorevole; questo è assolutamente legittimo". Ha poi dichiarato che il suo impegno nella comunicazione con i media è parte integrante della democrazia, segnalando che i politici devono influenzare l'opinione pubblica per ottenere consensi.

Ong: Solo in un giorno, 352 attacchi aerei israeliani su obiettivi siriani

Negli ultimi giorni, l'aviazione israeliana ha intensificato i suoi bombardamenti sul territorio siriano, registrando 352 attacchi in soli quattro giorni. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha comunicato che i caccia israeliani hanno colpito principalmente postazioni di difesa aerea e radar, con obiettivi situati vicino a Tartus, un feudo della famiglia Assad. Questo aumento della violenza mette in evidenza la continua vulnerabilità della Siria e gli sforzi di Israele nel disarmare le forze associate al deposto regime di Assad.

Gaza, almeno 26 morti negli attacchi israeliani di questa notte

Nella Striscia di Gaza, sono stati segnalati almeno 26 morti a causa di bombardamenti israeliani durante la notte. Tra le vittime, si registrano un'intera famiglia di otto persone. La già fragile situazione nella regione continua a deteriorarsi, mentre gli attacchi hanno scatenato indignazione a livello internazionale e richieste di cessate il fuoco immediato.

Francia chiede a Israele di ritirarsi dalla zona cuscinetto in Siria

Il governo francese ha formalmente chiesto a Israele di ritirare le sue truppe dalla zona cuscinetto con la Siria, sottolineando che la presenza militare israeliana rappresenta una violazione dell'accordo di disimpegno del 1974. Questo sviluppo potrebbe complicare ulteriormente le relazioni tra Israele e gli altri paesi della regione, in un contesto già teso.

Al-Jolani rassicura governi stranieri, promuove stabilità

In un significativo sviluppo, Mohammed al-Jolani, leader dei ribelli siriani, ha rassicurato la comunità internazionale sulla situation in Siria, affermando che il popolo è stanco della guerra e non desidera conflitti futuri. Dopo la caduta del regime di Assad, al-Jolani ha dichiarato che il paese si sta muovendo verso la ricostruzione e lo sviluppo.

Iran: “Ci sarà più violenza nella regione”

La Guida suprema iraniana, Ali Khamenei, ha avvertito che la violenza nella regione sta per aumentare, affermando che gli sviluppi recenti in Siria sono parte di un piano ordito da Stati Uniti e Israele. Questo ammonimento arriva in un contesto già pieno di tensioni, suggerendo che la situazione potrebbe degenerare ulteriormente.

Due anni di carcere per aggressione a tifosi israeliani ad Amsterdam

Le autorità olandesi hanno richiesto due anni di carcere per un uomo accusato di aver aggredito tifosi israeliani dopo una partita ad Amsterdam.

Assemblea Onu: oggi si vota per un cessate il fuoco a Gaza

La comunità internazionale guarda con attenzione all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite che oggi voterà su una risoluzione per un immediato cessate il fuoco a Gaza, evidenziando l'urgenza della situazione umanitaria. Questa risoluzione, seppur non vincolante, mira a portare sollievo a milioni di civili colpiti dal conflitto.