Scienza

Missione su Marte ESCAPADE rinviata: nuove finestre di lancio per il 2025-2026 e opportunità scientifiche inaspettate

2024-12-16

Autore: Luca

La missione NASA ESCAPADE (Escape and Plasma Acceleration and Dynamics Explorers) verso Marte ha subito un significativo rinvio. Inizialmente prevista per ottobre 2024, il lancio delle due sonde gemelle è ora posticipato a finestre di lancio che vanno dalla fine del 2025 all'inizio del 2026, con un arrivo programmato su Marte nel settembre 2027.

Le motivazioni di questo rinvio sono principalmente legate ai ritardi nello sviluppo del razzo New Glenn di Blue Origin, il quale avrebbe dovuto sostenere il volo inaugurale con questa missione. La NASA ha deciso di adottare un approccio prudente e, lo scorso settembre, ha optato per esplorare alternative più affidabili per il lancio delle sonde costruite da Rocket Lab.

"Avevamo grandi speranze di partire quest'anno, ma non ci siamo riusciti", ha dichiarato Rob Lillis, investigatore principale della missione presso l'Università della California Berkeley Space Sciences Laboratory. La decisione di posticipare il lancio è stata presa appena un giorno prima che iniziassero le operazioni di rifornimento delle sonde, risparmiando così costose manovre di scarico dei propellenti.

Le nuove traiettorie in esame presentano aspetti interessanti e inaspettati. Invece di un volo diretto verso Marte, le sonde saranno reimpostate in un percorso definito da Lillis come una "danza a forma di fagiolo" attorno al punto lagrangiano L2 del sistema Terra-Sole, prima di sfruttare la forza gravitazionale del nostro pianeta per proseguire il viaggio verso il Pianeta Rosso. Questo itinerario più complesso offre un’opportunità scientifica unica: le sonde saranno in grado di investigare l'ambiente spaziale oltre il punto L2, fino a 3,5 milioni di chilometri dalla Terra. "È una regione mai studiata dalla missione Wind negli anni '90", ha rimarcato Lillis, evidenziando così la potenza di questo nuovo approccio.

Nonostante il ritardo di due anni, gli obiettivi scientifici fondamentali della missione rimangono immutati. Le sonde, attualmente riposte nelle strutture di Rocket Lab a Long Beach, California, continueranno a studiare l'interazione tra il vento solare e la magnetosfera di Marte. La buona notizia è che i tecnici hanno già confermato che l'esposizione aumentata alle radiazioni durante il viaggio più lungo non comprometterà l'integrità dei veicoli spaziali.

In aggiunta, gli scienziati sperano che le osservazioni effettuate durante questo nuovo percorso possano fornire informazioni cruciali non solo per comprendere Marte, ma anche per preparare le future missioni umane sul pianeta, un obiettivo che la NASA sta perseguendo attivamente negli ultimi anni. L'attesa continua e la curiosità rimane alta: cosa ci riserverà questa missione audace?