Finanze

Multe auto dall'UE per le emissioni di CO2 verso lo stop definitivo

2025-03-28

Autore: Giulia

Bruxelles deve decidere in tempi rapidissimi sul futuro delle sanzioni relative alle emissioni di CO2 delle auto. Dopo rinvii e disaccordi interni, la Commissione europea ha avviato una procedura per approvare un emendamento al regolamento attuale, con il voto che dovrà concludersi entro le ore 10 del 28 marzo. Se nessun commissario si opporrà, la modifica passerà automaticamente.

Questa nuova proposta mira a introdurre un sistema più flessibile per il calcolo delle emissioni, evitando che le case automobilistiche siano colpite da sanzioni miliardarie già da quest'anno. Il correttivo prevede una maggiore elasticità nella lettura dei dati: invece del consueto bilancio annuale, le emissioni di CO2 verranno valutate su un periodo triennale, consentendo ai produttori di pianificare e compensare eventuali mancati risultati con performance migliori.

Questo nuovo approccio rappresenta una boccata d'ossigeno per un settore già in difficoltà a causa della transizione energetica. Se non ci saranno opposizioni, il passaggio del testo al Parlamento europeo e al Consiglio sarà il passo successivo nel processo legislativo. Tuttavia, le divisioni interne alla Commissione rivelano una difficoltà nell'unità europea: da un lato ci sono quelli che vogliono riformare il settore in modo rigoroso e dall'altro, chi cerca di mantenere il più possibile in vita l'industria automobilistica.

Le case automobilistiche hanno accolto positivamente l'emendamento, poiché offre loro un margine operativo concreto per adeguarsi alle nuove normative. Consente infatti più tempo per conformarsi e meno rischi di dover tagliare la produzione o affrontare pesanti multe. Questo approccio tecnico, piuttosto che ideologico, aiuta i produttori europei a rimanere competitivi, evitando che le regole diventino un ostacolo.

Antonio Sileo, Programme Director della Fondazione Eni Enrico Mattei, ha affermato che l'emendamento al Regolamento è un'azione concreta, a differenza del Piano d’azione, che resta una mera dichiarazione di intenti senza sostanza. L’esperto avverte che la mancata approvazione delle misure potrebbe spingere alcune case automobilistiche a rallentare la produzione per evitare sanzioni, senza la certezza che l'acquisto di crediti di emissione possa risultare sufficiente.

Mentre alcuni brand si preparano a evitare problemi, ci sono aziende che si trovano in una posizione vantaggiosa. Tesla, Toyota, Kia e Volvo, ad esempio, potrebbero trarre profitto dai crediti ambientali. Quelli che sono già all'avanguardia nella transizione elettrica possono approfittare delle difficoltà delle altre case automobilistiche. Tesla, in particolare, ha consolidato una posizione di leader nella vendita di crediti di emissione, permettendo loro di guadagnare anche in un contesto di vendite in calo. Infatti, mentre la domanda di auto elettriche sta rallentando e le immatricolazioni europee subiscono un brusco calo, il mercato dei crediti di emissione rimane per Tesla una delle sue fonti di guadagno più significative.