La NASA ha recentemente presentato un piano audace per rivoluzionare l'esplorazione di Marte nei prossimi due decenni. Intitolato "Espandere gli Orizzonti della Scienza Marziana", questo documento, reso pubblico l'11 dicembre, segna una svolta storica per l'agenzia spaziale americana, che si impegna a realizzare missioni più frequenti e sostenibili dal punto di vista economico.

Il nuovo approccio della NASA si caratterizza per flessibilità e pragmatismo. Durante una conferenza dell'American Geophysical Union, Eric Ianson, direttore del Programma di Esplorazione di Marte, ha illustrato come il piano finale di 154 pagine rappresenti una significativa evoluzione rispetto alla proposta iniziale del marzo 2023.

Questa strategia si basa su tre pilastri fondamentali. Il primo è focalizzato sull'esplorazione della vita marziana, con l'obiettivo di rispondere a domande cruciali riguardo alla possibilità di forme di vita passate o presenti su Marte. Il secondo pilastro supporta le future missioni umane, ottimizzando l'efficacia della presenza umana sulla superficie del pianeta rosso. Infine, il terzo pilastro mette l'accento su Marte come un sistema planetario dinamico, esaminando la planetologia comparata.

Una delle novità più affascinanti riguarda il metodo di conduzione delle missioni, che vedrà una maggiore enfasi su sonde di piccole dimensioni, con un costo compreso tra i 100 e i 300 milioni di dollari. Queste missioni minimali saranno equipaggiate con strumenti focalizzati su obiettivi specifici, permettendo alla NASA di prendere ogni opportunità di lancio disponibile.

Inoltre, il piano prevede un coinvolgimento attivo del settore privato. La NASA ha avviato collaborazioni con nove aziende per esplorare la fattibilità di sistemi commerciali destinati alla consegna di payload su Marte, così come per servizi di comunicazione e imaging. Ianson ha affermato che i risultati preliminari di questi studi sono stati promettenti, anche se un modello di business richiederà investimenti iniziali significativi provenienti dalle partnership pubblico-private.

Sul fronte pratico, l'agenzia ha già allocato 40 milioni di dollari nel budget proposto per il 2025 per lo sviluppo di tecnologie robotiche per l'esplorazione di Marte. Di questi, 30 milioni verranno destinati a progetti interni, con 25 proposte selezionate tra 90 ricevute dai centri della NASA. I restanti 10 milioni saranno disponibili per l'industria e il mondo accademico per sviluppare tecnologie innovative di mobilità robotica.

È fondamentale notare che questo piano non comprende il programma Mars Sample Return, attualmente sottoposto a una revisione separata per ridurre costi e tempistiche. Inoltre, non prevede missioni umane sul pianeta. La strategia si presenta come un "menu di opzioni" flessibile, da cui attingere in base alle disponibilità di budget e alle urgenze scientifiche.

Ma c'è di più: nonostante le sfide, la NASA ha anticipato che le scoperte pianificate potrebbero avvicinarci sempre di più al sogno di una colonia umana su Marte. Rimanete sintonizzati, perché il futuro dell'esplorazione spaziale è appena cominciato!