Tecnologia

Nucleare: il Futuro Brillante dei Reattori Ansaldo Energia

2024-10-06

Ansaldo Nucleare, una filiale di Ansaldo Energia, sta puntando fermamente sugli small modular reactor (SMR), innovativi reattori di fissione nucleare di piccole dimensioni che generano circa 300 megawatt. In un'audizione recente, la CEO Daniela Gentile ha ribadito: «Gli SMRs rappresentano una soluzione concreta nel medio termine. Sono un’evoluzione delle tecnologie nucleari esistenti e un modello di business innovativo che unisce energia elettrica e termica, fondamentale per supportare la decarbonizzazione delle industrie a forte consumo energetico, i cui processi non possono essere completamente elettrificati».

Attualmente, l'azienda collabora con importanti partner, tra cui Enel, per sviluppare soluzioni tecnologiche che potrebbero portare alla realizzazione dei primi SMR entro i primi anni del prossimo decennio. Questa collaborazione strategica intende garantire una transizione fluida verso un futuro energetico sostenibile.

Dettagli importanti sono stati offerti riguardo alla strategia futura di Ansaldo Nucleare: oltre alla generazione attuale di SMR, che utilizza il raffreddamento ad acqua, la società prevede di introdurre reattori di IV generazione a partire dal 2040. Questi reattori potranno operare a temperature elevate, aumentando l'efficienza energetica e utilizzando combustibile esausto, contribuendo così a chiudere il ciclo e diminuire i rifiuti radioattivi. Inoltre, si prevede che entro il 2050 ci sia una transizione verso la produzione di energia attraverso la fusione nucleare, aprendo a nuove prospettive per il settore.

L’impegno di Ansaldo Nucleare nei programmi di sviluppo è iniziato nel 2006 con il reattore Alfred, primo dimostratore del Lead Cooled Fast Reactor (reattore refrigerato a piombo liquido), realizzato in Romania. Questo progetto, portato avanti in collaborazione con il consorzio Falcon (comprendente Ansaldo Nucleare, Enea e l'Istituto romeno per le ricerche nucleari) e il centro di ricerca belga SCK-CEN, sarà presentato all’European SMR Industrial Alliance nel giugno 2024.

Infine, Gentile ha evidenziato l'impatto positivo del settore nucleare sull'economia italiana. Le circa 70 aziende attive in questo campo hanno generato nel 2022 circa 4 miliardi di euro di fatturato, contribuendo con 1,3 miliardi di euro al valore aggiunto e sostenendo circa 13.500 posti di lavoro. Di questi, 457 milioni di euro e 161 milioni di valore aggiunto derivano direttamente dall'industria nucleare, coinvolgendo circa 2.800 lavoratori. L'espansione del nucleare potrebbe non solo affrontare le sfide energetiche del futuro, ma anche stimolare una crescita considerevole per l'economia italiana.