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Olavsvern: La Base di Sottomarini Norvegese nel Cuore della Strategia Artica degli Stati Uniti

2025-01-13

Autore: Giovanni

L'interesse degli Stati Uniti per l'Artico è in aumento, e non solo per le sue risorse. La Groenlandia, con l'improvviso interesse dell'ex presidente Donald Trump, ha attirato l'attenzione globale. Nonostante le affermazioni diplomatiche della Danimarca e il desiderio di indipendenza della Groenlandia, l'Artico è diventato un campo di battaglia strategico tra le superpotenze. Con la Cina che espande la sua influenza nelle rotte polari e la Russia che intensifica le sue operazioni nella regione, gli Stati Uniti non possono rimanere inattivi.

In questo contesto, la base di Olavsvern, situata lungo la costa norvegese, sta guadagnando un'importanza cruciale. Questa struttura, costruita durante la Guerra Fredda e attualmente in disuso, è stata progettata per resistere a un attacco missilistico ed è situata a oltre duecento metri di profondità nella roccia, all'interno di un fiordo. Sebbene ci siano stati tentativi di riattivarla, la mancanza di alleanze tra Oslo e Washington ha impedito progressi significativi. Tuttavia, le voci all'interno del Pentagono continuano a sottolineare che l'interesse non è mai svanito, e le forniture di risorse finanziarie potrebbero riaccendere i lavori per riportarla in funzione.

La base di Olavsvern presenta un'opportunità senza pari, ideale per le operazioni della Marina americana, specialmente in un periodo in cui l'Artico diventa un campo di conflitto geopolitico. La sua struttura sotterranea è attrezzata con tunnel blindati e potrebbe essere riadattata per ospitare i sottomarini statunitensi.

Ma non è solo la Norvegia che presenta potenzialità: la base di Musko in Svezia offre anche vantaggi simili. Completata nel 1969, include una vasta rete di tunnel, rendendola un punto strategico per le operazioni svedesi in un contesto di crescente tensione con la Russia.

Contrastando questa crescente militarizzazione, la Cina ha adottato strategie simili costruendo una rete di basi sotterranee, tra cui quella di Yulin, ospitante sottomarini nucleari. Queste scelte strategiche delle superpotenze suggeriscono che l'Artico non è solo un luogo di passaggio, ma un'area dove la potenza militare e la sorveglianza attendono il loro momento.

In un mondo di tecnologia avanzata, le basi sotterranee come Olavsvern continuano a rappresentare un vantaggio strategico. Nonostante alcune critiche circa l'efficacia di tali strutture, esse offrono protezione contro attacchi e la possibilità di mantenere operazioni segrete anche in tempo di guerra. La competizione per il dominio nell'Artico è appena cominciata, e vigilare su strutture come Olavsvern potrebbe diventare cruciale per la sicurezza nazionale americana, nonché per gli equilibri di potere nella regione.