
Omicidio Galiotto: il marito killer ora lavora e la mamma chiede giustizia con il risarcimento
2025-04-04
Autore: Alessandra
Marco Manzini, condannato per l'omicidio della moglie Giulia Galiotto, sembra aver ripreso in pieno la sua vita lavorativa. Nelle sue ultime dichiarazioni, rilasciate ai microfoni de Le Iene, ha affermato: "Sto andando al lavoro, perché? Risarcimento? Lo hanno avuto in parte". Tuttavia, la famiglia di Giulia, che è stata tragicamente uccisa a colpi di pietra nel 2009 a soli 30 anni, non ha più visto un centesimo del risarcimento stabilito dal giudice. Dopo essersi licenziato temporalmente, Manzini è tornato al lavoro due mesi dopo senza comunicarlo, lasciando così la famiglia Galiotto in una situazione disperata.
Questo comportamento ha sollevato gravi interrogativi: Manzini sta cercando di evitare il risarcimento alla famiglia della vittima? I genitori di Giulia, infatti, hanno recentemente ricevuto notifiche dall’Agenzia delle Entrate riguardanti le tasse sul risarcimento, che sono stati costretti ad aspettare per anni. Anche se il giudice aveva stabilito un risarcimento totale di un milione e duecentomila euro, la famiglia ha potuto recuperare soltanto piccole somme mensili attraverso il pignoramento di un quinto dello stipendio di Manzini, fino alla sua recente disoccupazione.
La madre di Giulia, Giovanna Ferrari, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione, sottolineando come il servizio de Le Iene abbia rivelato che Manzini lavora ancora nella stessa azienda di Reggio Emilia, contraddicendo le sue affermazioni di licenziamento. "Ci siamo resi conto che i registri non erano aggiornati. Perché licenziarsi e poi essere riassunti nello stesso ruolo?" ha dichiarato Ferrari. Questo strano comportamento ha portato la famiglia a perdere erroneamente il diritto al risarcimento.
Nonostante le difficoltà, Ferrari ha sottolineato una nota positiva. Grazie all’intervento della direzione dell’Emilia Romagna, si è tenuto un incontro per affrontare la questione e trovare soluzioni non solo per il loro caso, ma per tutte le famiglie che si trovano nella stessa situazione. La lotta per la giustizia e la verità continua, mentre la famiglia Galiotto cerca di recuperare ciò che spetta loro di diritto.