Dopo un massiccio attacco missilistico della Russia sull'Ucraina occidentale, la Polonia ha immediatamente fatto decollare i suoi aerei da combattimento. L'operazione è stata confermata dal Comando operativo Rsz delle Forze armate, secondo quanto riportato da Newsweek. L'attacco russo, che ha incluso l'uso di missili balistici e droni, ha colpito diversi obiettivi strategici, aumentando i timori per la sicurezza aerea della Polonia e degli altri paesi membri della Nato.

In un post su X, il Comando ha avvertito: «A causa dell'attacco della Federazione Russa con missili da crociera e veicoli aerei senza pilota su obiettivi in Ucraina, l'aviazione militare polacca è stata attivata nel nostro spazio aereo.» Questo ha portato all'adozione di misure eccezionali, con il massimo allerta per i sistemi di difesa aerea e le forze pronte per una risposta immediata.

Non è la prima volta che la Polonia mobilita i propri aerei da combattimento in risposta ai crescendi attacchi russi. Già lo scorso novembre, dopo un attacco strumentale contro le infrastrutture energetiche di Kiev, la Polonia aveva adottato misure simili. La situazione è particolarmente tesa, in quanto gli attacchi russi si intensificano, con l'obiettivo di destabilizzare non solo l'Ucraina, ma anche i suoi vicini.

Negli scorsi mesi, la Polonia ha dimostrato la sua prontezza militare anche inviando jet F-16 per monitorare la situazione aerea, come accaduto ad agosto quando ha identificato un aeroplano russo Il-20 sopra il Mar Baltico. Anche altri membri della Nato, come la Romania, si sono attivati rapidamente di fronte agli avvistamenti di droni russi sul Mar Nero, indicando una reale preoccupazione per la sicurezza collettiva.

La crescente aggressività della Russia ha quindi portato a una serie di risposte coordinate tra le nazioni della Nato, con l'obiettivo di garantire la sicurezza delle loro frontiere e i cieli della regione. Sarà interessante vedere come la situazione si evolverà, mentre la comunità internazionale osserva con attenzione le azioni della Russia e le reazioni dei paesi europei.