Finanze

Produzione industriale in calo e famiglie sempre più in difficoltà: l'allerta dell'Istat

2024-10-10

Autore: Francesco

L'Italia è in una situazione sempre più critica, con le famiglie costrette a tirare la cinghia in un contesto di inflazione galoppante. Secondo l'ultimo rapporto dell'Istat, il mese di agosto ha registrato un incremento modesto della produzione industriale dello 0,1%, ma ciò non basta a mascherare un panorama preoccupante. Le famiglie, in cerca di risparmi, sono costrette a modificare le proprie abitudini di spesa, sempre più concentrandosi su prodotti alimentari a prezzo ridotto e limitando la qualità del cibo acquistato.

L'Istat rivela che quasi un famiglia su tre (31,5%) ha cambiato le proprie abitudini alimentari in risposta ai rincari, un incremento rispetto al 29,5% del 2022. Nonostante una spesa media mensile per consumi che è salita a 2.738 euro, con un aumento nominale del 4,3% rispetto all'anno scorso, in termini reali la spesa si riduce dell'1,5% a causa dell'inflazione che rimane alta, attorno al 5,9%.

Assoutenti ha definito questa situazione una "dieta forzata", esprimendo preoccupazione per il fatto che il calo dei consumi alimentari raggiunge il -1,1% su base annua nei primi otto mesi del 2023. L'Unione Nazionale Consumatori ha calcolato una perdita annuale media di 506 euro per famiglia, con una riduzione dei consumi alimentari pari a 58 euro.

A peggiorare la situazione è il calo della produzione industriale, che secondo l'Istat è scesa per il diciannovesimo mese consecutivo, segnando un ribasso del 3,2%. Questo declino è sintomatico delle difficoltà della domanda interna e delle incertezze riguardanti i mercati esteri verso cui l'Italia si esporta. Per ritrovare una crescita del 0,8% nel 2024, sono necessari segnali di ripresa concreti dalla produzione industriale, attraverso una ripartenza della domanda.

La crisi industriale italiana non è un fenomeno isolato e si riflette sull'intera area euro, dove non si vedono segnali di una ripresa imminente. La Banca Centrale Europea ha espresso preoccupazione per la debole crescita della Germania, che pesa sull'economia dell'Eurozona, citando "significative sfide strutturali".

In questo contesto, diventa sempre più urgente l'adozione di misure politiche ed economiche che possano sostenere le famiglie e stimolare la domanda, prima che la crisi si aggravi ulteriormente.