Centinaia di manifestanti si stanno radunando a Gerusalemme, dirigendosi verso la residenza del primo ministro Benyamin Netanyahu, situata in Gaza Street. Senza la presenza di forze di polizia nella zona, la situazione rimane tesa e carica di emozione, come documentato dalle immagini diffuse dai media israeliani.

Contestualmente, a Tel Aviv, migliaia di persone affollano piazza Habima in una dimostrazione di dissenso contro il governo. Tra le richieste dei manifestanti vi è il ritorno a casa degli ostaggi, una questione di vitale importanza per molte famiglie colpite dal conflitto. Tuttavia, le proteste non si limitano a questo: i manifestanti si oppongono anche al tentativo di Netanyahu di destituire il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, e il procuratore generale, Gali Baharav-Miara. La recentissima ripresa delle ostilità a Gaza ha provocato un forte malcontento e ha posto fine a un fragile cessate il fuoco durato diverse settimane.

Le manifestazioni in Israele continuano a crescere in intensità, sollevando interrogativi sul futuro politico del paese e sulle misure di sicurezza adottate dal governo. Gli organizzatori invitano tutti i cittadini a unirsi e far sentire la propria voce, sottolineando che il momento è cruciale per la democrazia israeliana. In un clima di crescente tensione, le prossime settimane potrebbero rivelarsi decisive.