Un'inaspettata rivelazione è emersa dal nuovo libro del giornalista Bob Woodward, intitolato 'War', che sarà pubblicato la prossima settimana. Secondo recenti rapporti dell'intelligence americana, alcuni mesi dopo l'inizio del conflitto in Ucraina, Vladimir Putin stava seriamente considerando la possibilità di ricorrere a armi nucleari in una fase critica della guerra.

Le stime parlano di una probabilità del 50% che le armi atomiche potessero essere utilizzate da parte della Russia, sollevando preoccupazioni sia a livello nazionale che internazionale. Di fronte a questa inquietante rivelazione, il presidente Joe Biden ha immediatamente convocato il suo consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan. Biden ha esortato Sullivan a comunicare con i funzionari russi, trasmettendo un messaggio chiaro sulle potenziali "conseguenze catastrofiche" che una simile azione avrebbe comportato.

Ma non finisce qui. Nello stesso libro, Woodward accusa Donald Trump di aver avuto almeno sette conversazioni telefoniche con Putin dal momento in cui ha lasciato la presidenza nel 2021, una circostanza che il Cremlino ha categoricamente smentito. Dmitry Peskov, portavoce di Putin, ha dichiarato a Rbc che le affermazioni di Woodward sono "false". Nonostante ciò, l'idea di un dialogo continuo tra i due leader suscita interrogativi sulle dinamiche geopolitiche in corso.

In un contesto globale sempre più teso, gli esperti avvertono che la possibilità di una guerra nucleare rimane un rischio concreto. La NATO ha rafforzato le sue difese, mentre le tensioni tra Russia e Occidente sembrano intensificarsi ogni giorno di più. Dobbiamo prepararci a una nuova era di conflitti, poiché le linee tra diplomatico e militare si stanno facendo sempre più sfumate.

Rimanete informati e seguiremo da vicino gli sviluppi di questa situazione drammatica e le reazioni del mondo.