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Ritardo storico: la Commissione europea rinvia la lotta alla deforestazione al 2025!

2024-10-03

Autore: Sofia

Sotto le pressioni congiunte di Stati Uniti, Brasile e Germania, la Commissione europea ha deciso il 2 ottobre di posticipare di un anno, fino alla fine del 2025, l’entrata in vigore del nuovo regolamento contro la deforestazione, suscitando l'indignazione delle organizzazioni non governative ambientaliste.

Questo regolamento, una delle misure più attese per la protezione delle foreste, avrebbe dovuto vietare, a partire dalla fine del 2024, la vendita nell'Unione europea (Ue) di diversi prodotti come cacao, caffè, soia, olio di palma, legno, carne bovina, gomma e carta se provenienti da aree deforestate dopo dicembre 2020.

Le aziende importatrici avrebbero dovuto provare la tracciabilità dei loro prodotti utilizzando dati di geolocalizzazione forniti dagli agricoltori insieme a immagini satellitari, un sistema pensato per garantire la sostenibilità delle forniture.

Tuttavia, la Commissione europea ha giustificato questo rinvio affermando che "i nostri partner globali hanno più volte sollevato preoccupazioni riguardo all'implementazione del regolamento", suggerendo così che sia necessario più tempo per un'adozione graduale.

Il rinvio deve ora essere confermato dagli stati membri e dal Parlamento europeo, attualmente coinvolto in negoziati complessi, soprattutto in vista dell’accordo di libero scambio con il Mercosur, che vede il regolamento come un ostacolo significativo.

Già ampiamente contestato da aziende agroalimentari e da molti paesi africani, asiatici e sudamericani, che temono l'impatto economico sui loro agricoltori e allevatori, il rinvio ha visto anche la Malaysia e l'Indonesia opporsi, considerando la normativa una "barriera commerciale".

Nonostante ciò, le organizzazioni ambientaliste sottolineano l'urgenza di questo regolamento. "Ritardare la legge equivale a gettare un estintore dalla finestra quando l'edificio è in fiamme", ha denunciato l’ong Mighty Earth. I cittadini europei, secondo Greenpeace, non vogliono che i prodotti derivanti dalla deforestazione siano sugli scaffali dei supermercati.

Con il cambiamento climatico che rappresenta un'emergenza mondiale, il momento per agire è ora. La decisione della Commissione arriva in un contesto di crescente allerta globale sulla deforestazione, e molti esperti avvertono che le conseguenze per l'ambiente e la biodiversità sono devastanti. L'eurodeputata francese Marie Toussaint ha sottolineato che "c'è un allarme rosso sulla deforestazione", esprimendo preoccupazione per le future politiche ambientali europee, minacciate dalle spinte politiche interne. I prossimi mesi saranno decisivi per il futuro della sostenibilità in Europa e nel mondo.