Ritirati i Pene per i No Vax: La Reazione Indignata degli Operator Sanitari
2024-12-12
Autore: Matteo
CREMONA - Nella provincia di Cremona, circa 13.000 residenti over 50, pari all'8% della popolazione vaccinabile, hanno ignorato l'obbligo di vaccinazione contro il Covid-19. Le multe non pagate potrebbero ammontare a ben 1,3 milioni di euro. Questa decisione di abolire le sanzioni per chi non ha rispettato l’obbligo vaccinale ha scatenato l'indignazione di chi ha combattuto in prima linea durante la pandemia, rischiando le proprie vite e dedicando innumerevoli ore alla cura dei contagiati. Medici e ricercatori, che hanno costantemente invitato i cittadini a vaccinarsi, rivendicano ora l'importanza fondamentale della campagna vaccinale.
Guglielmo Giannotti, ex primario di Chirurgia all’Oglio Po, è tra i più vocali criticisti di questa decisione: «Non solo non cancellerei le multe, ma implementerei anche penalizzazioni permanenti per l'accesso al Sistema sanitario nazionale per chi non ha rispettato l’obbligo. Abbiamo affrontato una guerra e io stesso ho vissuto prove estremamente dure, compresa una polmonite che mi ha colpito gravemente e la perdita di colleghi».
Sottolinea l’importanza del vaccino durante i momenti di incertezza, affermando che «non accetto questo buonismo all’italiana che mi provoca vergogna per il Paese. È fondamentale ricordare che situazioni simili potrebbero ripetersi; in caso di nuove pandemie, potremmo trovarci in una situazione ancora peggiore».
Claudia Balotta, infettivologa che ha isolato per prima il Sars-Cov-2 in Italia, non è favorevole a misure coercitive in generale, ma ammette che in tempi straordinari come quelli della pandemia l'obbligo vaccinale era necessario. «Spero che questa mossa del governo non avalli le teorie no vax; è importante che si comprenda l'efficacia del vaccino, provata da innumerevoli studi scientifici».
Antonio Cuzzoli, ex primario del Pronto Soccorso, esprime la sua preoccupazione: «Il vaccino era necessario in un momento critico; ho vissuto la situazione in prima linea e ricordo quanto aspettassimo il vaccino. Anche se ci sono state alcune preoccupazioni rispetto al vaccino, è innegabile che fosse necessario. Trovo incoerente questa decisione del Governo, ma purtroppo il ‘sistema Italia’ sembra abituarci a compromessi e incoerenze».
In una fase post-pandemica, la riflessione di medici e operatori sanitari è chiara: la lotta contro la diffusione di malattie richiede unità e responsabilità da parte di tutta la popolazione. Come possiamo assicurarci che gli errori del passato non vengano ripetuti? È il momento di rimanere vigili e responsabili.