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Roma, imprenditore arrestato: sequestrati beni per 47 milioni, tra cui un maxiyacht da 46 metri e lussuose ville all'Olgiata e all'Argentario!

2024-10-03

Un imprenditore romano, ritenuto socialmente pericoloso a causa di numerosi precedenti giudiziari, è stato arrestato dalla guardia di Finanza di Roma dopo il sequestro di beni per un valore di oltre 47 milioni di euro. Questo provvedimento, disposto dal Gip su richiesta della procura della Repubblica di Roma, ha rivelato l'oscura vita di un uomo gravemente indiziato di crimini quali l'associazione a delinquere, l'emissione di fatture per operazioni inesistenti, il riciclaggio e la bancarotta fraudolenta. Dal 2005, l'imprenditore aveva condotto un'esistenza dissoluta grazie a guadagni illeciti, mantenendo un tenore di vita sproporzionato, senza aver presentato alcuna dichiarazione fiscale nell'ultimo decennio.

Tra i beni sequestrati figurano immobili lussuosi, gioielli e auto di prestigio. In particolare, l'imprenditore era legato a numerose società, alcune delle quali aventi sede in paradisi fiscali, formalmente intestate a prestanome, che servivano a occultare la sua vera ricchezza.

Il colpo di scena è rappresentato da una storica imbarcazione a vela, conosciuta come il più grande cutter aurico del mondo, costruita nel 1920 e lunga 46,60 metri. Non meno pregiata è una villa con piscina situata nel rinomato quartiere romano dell'Olgiata, oltre a una successione di auto d'epoca straordinarie, tra cui una Rolls Royce, una Bentley e una Ferrari.

Le indagini della Finanza hanno svelato un intricato sistema di traffici illeciti, da cui il soggetto traeva le risorse per il suo stile di vita opulento. Questo arresto mostra chiaramente come le autorità stanno intensificando gli sforzi per combattere la criminalità organizzata e il riciclaggio di denaro in Italia. Non sarà facile per l'imprenditore liberarsi da queste pesanti accuse, visto che la scoperta di tali beni in suo possesso prelude a una battaglia legale senza precedenti. La domanda ora è: chi altro potrebbe essere coinvolto in questa rete di illegalità?