Roma Ritorna all'Elettroshock: I Fondi avrebbero Potuto Salvare Altri Vite
2024-12-07
Autore: Maria
Introduzione
A Roma si torna a parlare di Terapia Elettro Convulsiva (Tec), comunemente nota come elettroshock, un trattamento controverso utilizzato per curare pazienti con depressione maggiore farmaco-resistente. Recentemente, il Dipartimento di Salute Mentale dell'Asl Roma 5 ha investito in un'innovativa apparecchiatura chiamata Trimathon IV, insieme alla formazione del personale, per effettuare questa terapia. Soltanto 20 pazienti hanno ricevuto il trattamento in un arco di un anno e mezzo, sollevando interrogativi sull'efficacia e sull'uso dei fondi pubblici.
Storia e Efficacia della Tec
La Tec, inventata negli anni '30 del 1900 in Italia, utilizza scosse elettriche per indurre convulsioni cerebrali, ma la moderna applicazione prevede anestesia e monitoraggio elettronico per garantire la sicurezza del paziente. I dubbi sulla sua efficacia rimangono forti; secondo una revisione scientifica del 2019, gli studi che supportano la Tec presentano lacune metodologiche significative e i miglioramenti sono spesso brevi e limitati, mentre i rischi includevano gravi problemi di memoria e, in rari casi, decessi.
Critiche all'Investimento
Giovanni Rossi, ex direttore del dipartimento di Salute mentale di Mantova, critica l'acquisto della nuova apparecchiatura, sostenendo che non sia coerente con gli obiettivi della Conferenza Stato-Regioni del 2022, che mirava a ridurre la contenzione meccanica e promuovere approcci terapeutici alternativi. In Lazio, tali pratiche sono ancora all'ordine del giorno, con circa 1500 casi registrati nel 2023.
Finanziamenti e Trasparenza
La chiave di questa situazione è il finanziamento di 1,6 milioni di euro ricevuto dall'Asl Roma 5, parte di un fondo più ampio di 60 milioni stanziato dall'ex ministro Roberto Speranza. Seppure parte di questi fondi sia stata destinata alla Tec, una cifra considerevole avrebbe dovuto supportare la creazione di una Residenza per la Libertà Vigilata, che ad oggi non è mai stata inaugurata. Problemi strutturali hanno impedito l’apertura della struttura, destando dubbi su come siano stati impiegati i finanziamenti.
Posizione dei Responsabili
Nicolò, direttore del Dipartimento di Salute Mentale, ha affermato che la Tec non è stata acquistata per la struttura di libertà vigilata e che il suo utilizzo in contesti simili è improbabile, poiché i pazienti in tale situazione dovrebbero già avere raggiunto un miglioramento.
Conclusione
La mancanza di chiarezza sull'uso di questi fondi beffardamente messi a disposizione continua a sollevare interrogativi. Fino ad ora, su quasi 1,7 milioni ricevuti, sono stati spesi circa 1,2 milioni, ma i dettagli restano nebulosi. Ci si aspettava maggiore trasparenza da parte del ministero della Salute, tuttavia la risposta alla richiesta di accesso ai documenti è stata evasiva, suggerendo una gestione non chiara delle spese legate a questa importante iniziativa.
Il dibattito sull'elettroshock in Italia si riaccende, mentre la comunità si chiede se questi investimenti avrebbero potuto essere utilizzati per migliorare in modo significativo le condizioni di vita dei pazienti psichiatrici in una maniera più umana e rispettosa.