Salvini Assolto nel Processo Open Arms: "Difendere la Patria Non è Reato!" Applausi e Lacrime in Aula
2024-12-20
Autore: Chiara
Introduzione
In una sentenza storica, Matteo Salvini è stato assolto dal processo Open Arms con la motivazione che "il fatto non sussiste". La vicenda ha catturato l'attenzione di molti, suscitando applausi in aula e lacrime nell'aria, in particolare da parte di Francesca Verdini. "Sono felice, difendere la patria non è reato", ha dichiarato il ministro dopo la sentenza.
La posizione della procuratrice Marzia Sabella
La procuratrice aggiunta Marzia Sabella ha chiarito che ai migranti soccorsi dalla Open Arms non era negato lo sbarco per motivi di salute, ma per questioni di libertà. Durante l'udienza, ha detto: "Il problema qui non è la salute, ma la libertà delle persone". La sua tesi era che sebbene una nave da crociera fosse vista come un luogo temporaneo di accoglienza, i passeggeri che non possono scendere senza valido motivo sono vittime di sequestro di persona.
Giurisdizione e responsabilità
Un punto cruciale discusso in aula è stato la questione della giurisdizione. Sabella ha affermato che la responsabilità dello sbarco dei minori spettava al ministro dell'Interno e non alla Prefettura, aggiungendo che i minori avevano il diritto di sbarcare secondo la normativa Sar. Inoltre, ha sottolineato che non si poteva attribuire la giurisdizione alla Spagna, poiché la legge stabilisce che essa appartiene al Paese in cui si trovano le acque in cui si verifica il salvataggio, nel caso specifico l'Italia.
Le operazioni di salvataggio della Open Arms
Le operazioni di salvataggio della Open Arms iniziarono il 29 luglio 2019, ma la nave cambiò rotta verso l'Italia, sollevando sospetti e interrogativi. Salvini ha ribadito che l'attracco e lo sbarco di richiedenti asilo dovevano avvenire in conformità con le leggi internazionali e che l'Italia non aveva obbligo di accogliere coloro che erano stati salvati al di fuori delle sue acque territoriali.
Comunicazioni tra Malta e Spagna
A chiarimento di ciò, ci sono state numerose comunicazioni tra Malta e Spagna riguardo al "place of safety" (Pos) e numerose responsabilità si sono trasferite tra i due Paesi, mai menzionando Roma. Infatti, il mittente della richiesta al governo italiano per il Pos è arrivato solo la sera del 2 agosto 2019, mentre i legali di Salvini sostengono che non poteva essere responsabilità italiana dare una risposta a richieste frutto di competenze di terzi Stati.
Rifiuto di sbarco e decisioni del comandante
Inoltre, è importante notare che la Open Arms rifiutò delle offerte di sbarco da Malta e igualmente il Pos tramite la Spagna, manifestando così una chiara intenzione di dirigersi verso le coste italiane. La situazione è stata complicata dalle decisioni del comandante, che ha scelto di ignorare le indicazioni di sicurezza e le proposte di assistenza, portando a un conflitto legale che ha posto Salvini sotto il mirino per il suo operato.
La difesa di Salvini e il futuro dell'immigrazione in Italia
Nonostante le polemiche, la difesa di Salvini ha sottolineato che tutte le persone a bordo della nave sono state costantemente curate e che quelle con necessità mediche hanno ricevuto assistenza e sono state fatte sbarcare. Con questo verdetto, sembra che il tema dell'immigrazione e della sicurezza nazionale continui a infiammare il dibattito in Italia, e i riflettori rimarranno accesi su questa delicata questione.