SANITÀ: LA RIFORMA DI GIORGETTI CHE RIVOLUZIONA IL BILANCIO DELLO STATO
2024-11-26
Autore: Francesco
Il recente sciopero nel settore sanitario ha sollevato polemiche e incertezze: secondo alcuni organizzatori, oltre l'80% del personale avrebbe aderito, mentre il Ministro della Salute riporta un'adesione del solo 1%. Questa disparità mette in evidenza la mancanza di metodologie scientifiche esaustive per analizzare la situazione reale. La medicina, infatti, si fonda sull'EBM (evidence based medicine), e in questo caso sembra mancare una base di evidenza. Ciò che emerge è piuttosto un divario ideologico tra maggioranza e opposizione, indicando un profondo scollamento all'interno del nostro sistema sanitario.
Per il Governo, la situazione attuale sembra essere sotto controllo, mentre l'opposizione denuncia un imminente fallimento. La gestione della salute di 65 milioni di italiani appare complicata da tali divergenze. È indubbio che il Servizio Sanitario Nazionale (SSN), a 45 anni dalla sua istituzione, necessiti di una riforma radicale. Esso soffre non solo per la mancanza di prevenzione, come evidenziano i tanti screening non effettuati, ma anche per una riabilitazione inadeguata per gli oltre 10 milioni di anziani e almeno altri 2 milioni di persone con disabilità o patologie croniche.
Una nuova visione per la salute è fondamentale. Il sistema attuale è caratterizzato da percorsi burocratici inefficaci e attese interminabili, che aggravano ulteriormente la situazione. Gli stipendi del personale sanitario sono tra i più bassi d'Europa, e la digitalizzazione rimane arretrata, producendo frustrazione sia nei lavoratori che nei pazienti.
L'opposizione contesta i tagli alla sanità, ma il Governo nega tali affermazioni. Il Ministro della Salute ha sottolineato che non vi sono stati tagli, ma piuttosto sforzi per riformare un settore segnato da anni di crisi. La riforma del SSN è urgente, e per farlo è necessaria la collaborazione tra le parti, basata su dati oggettivi, con l'obiettivo di garantire un servizio sempre più efficiente ai cittadini.
Giancarlo Giorgetti, Ministro dell'Economia e delle Finanze, ha affermato che la manovra attuale sostiene il SSN e quest'anno vedremo investimenti record nel settore. Sono previsti 12 miliardi di euro in tre anni, portando il finanziamento complessivo dai 134 miliardi del 2024 ai 141 miliardi del 2027. L'aumento medio per il 2025 sarà superiore alla crescita della spesa pro capite, evidenziando l'impegno del Governo a mantenere sotto controllo la spesa pubblica pur incrementando le risorse per la sanità.
Secondo Giorgetti, una politica della salute comprensiva deve abbracciare anche educazione, sport e nutrizione. È essenziale coinvolgere i cittadini nel prendersi cura della propria salute e di quella altrui, promuovendo un approccio pratico e non solo ideologico. Inoltre, è necessario potenziare l'assistenza domiciliare, inclusa la telemedicina, per migliorare il servizio ai pazienti.
Con l'aumento esponenziale dei costi in sanità, è fondamentale sviluppare una "Care Economy" che si occupi dell'assistenza a persone fragili e formare caregiver adeguati. La fusione tra assistenza sanitaria e sociale è cruciale e deve far parte dell'agenda del SSN, che deve mettere il paziente al centro del proprio operato.
Perciò, è necessario un impegno concreto per l'educazione alla salute, politiche di coesione e conoscenze informatiche che supportino la digitalizzazione della medicina, in vista anche dell'intelligenza artificiale. Questa nuova terapia della salute, non farmacologica ma relazionale, mirerà a tutelare il benessere individuale e sociale, apportando grandi benefici anche al bilancio dello Stato.