Dal 30 dicembre 2024, il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) introdurrà nuove prestazioni che saranno gratuite per i cittadini. Questi cambiamenti segnano un'importante revisione delle tariffe per le prestazioni ambulatoriali e di assistenza medica, aggiornate per la prima volta dal 1996 e 1999.

Tra le prestazioni che diventano gratuite ci sono le protesi avanzate e la procreazione medicalmente assistita (PMA), una novità attesa da oltre otto anni. La revisione delle tariffe con il decreto approvato a novembre servirebbe a garantire l'equità nell'accesso alle cure e migliorare i Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), che non venivano aggiornati dal 2001. Tuttavia, è importante notare che in passato alcune regioni avevano già iniziato a implementare parzialmente queste modifiche, creando disparità nell'accesso ai servizi.

Il nuovo aggiornamento riguarderà più di tremila servizi ambulatoriali e dispositivi medici, con un impatto economico stimato di oltre 500 milioni di euro per le prestazioni ambulatoriali e circa 47 milioni per gli ausili.

Oltre alla PMA, le nuove prestazioni comprenderanno anche importanti servizi come consulenze genetiche, radioterapia stereotassica e protesi acustiche, riducendo così l'onere finanziario per le famiglie italiane e migliorando la qualità della vita di moltissimi pazienti.

Specialmente rilevante è la copertura completa della PMA, che garantirà trattamenti più accessibili per le coppie con difficoltà di concepimento. Anche i dispositivi per arti protesici saranno migliorati, consentendo a molti di accedere a protesi più moderne e funzionali. In aggiunta, verrà introdotta la videocapsula, uno strumento diagnostico rivoluzionario per le malattie intestinali, ora disponibile nel territorio nazionale grazie al SSN.

Tuttavia, rimangono delle criticità. Alcune prestazioni cruciali per patologie come endometriosi e fibromialgia non rientrano ancora nelle nuove tariffe, sollevando preoccupazioni tra associazioni come Cittadinanzattiva, che chiede aggiornamenti più frequenti sui Lea per garantire che il sistema sanitario rimanga al passo con le necessità della popolazione.

Inoltre, l'Associazione Nazionale Genitori persone con Autismo (Angsa) ha denunciato l'assenza delle terapie comportamentali applicate (ABA), già riconosciute dal Consiglio di Stato come parte delle prestazioni sanitarie, ma al momento escluse dalla nuova normativa.

La povertà sanitaria è un problema crescente, e con l'introduzione di queste nuove prestazioni, si spera di rispondere al crescente bisogno di aiuto e sostegno nella popolazione italiana. Preparati a un cambiamento significativo nel modo in cui riceverai assistenza sanitaria!