Germania: La crisi esistenziale dietro la caduta del governo e la sfida di un nuovo modello economico
2024-12-17
Autore: Sofia
Introduzione
La recente sfiducia nei confronti del cancelliere Olaf Scholz rappresenta solo una manifestazione visibile di una crisi ben più profonda che affligge la Germania contemporanea. Questo paese, tradizionalmente sinonimo di un'eccezionale etica del lavoro, sta ora affrontando un’impennata di assenteismo senza precedenti. I dati dell'OCSE mostrano che i lavoratori tedeschi perdono in media 22,4 giorni di lavoro all'anno per malattia, un numero record tra le economie sviluppate. Questo fenomeno ha sollevato interrogativi sulle reali motivazioni dietro tale assenteismo, alimentati dalla riforma, post-pandemia, che ha reso più facile ottenere certificati di malattia tramite telemedicina.
Un problema sistemico
Tuttavia, il problema dell’assenteismo è solo un sintomo di una crisi sistemica. La fine del modello economico tedesco, una realtà innegabile, ha implicazioni enormi per l'Europa e per paesi come l'Italia, la cui economia è fortemente integrata con quella tedesca, oltre che per le relazioni con potenze globali come Stati Uniti, Russia e Cina.
Cambiamenti culturali e politici
Questa crisi non è solo economica, ma anche culturale. Le recenti politiche del governo tedesco hanno visto una chiusura delle frontiere, ponendo fine alla “Willkommenspolitik” di accoglienza dei rifugiati promossa, anni addietro, da Angela Merkel. Questo cambiamento riflette una crescente insicurezza economica e sociale.
Riflessioni sulla riunificazione
Per comprendere la gravità della situazione attuale, è utile riflettere sul passato recente della Germania e sul suo percorso di riunificazione avvenuto il 3 ottobre 1990. Molti leader europei erano scettici riguardo alla riunificazione, temendo il ritorno di una Germania militante. Negli anni successivi, la Germania ha saputo inserirsi in un contesto di cooperazione europea e si è sviluppata grazie ai legami commerciali, a un accesso energetico conveniente dalla Russia e a un mercato cinese in espansione. Tuttavia, oggi, molte di queste fondamenta stanno crollando.
L'industria automobilistica in crisi
Un attore centrale di questa crisi è l'industria automobilistica tedesca, in particolare Volkswagen, che sta affrontando difficoltà senza precedenti, prospettando la chiusura di tre stabilimenti nel paese. Altre case automobilistiche e fornitori, come Bosch, si trovano in situazioni simili, con conseguenze che potrebbero costare decine di migliaia di posti di lavoro nei prossimi anni. La transizione verso un'economia più verde e sostenibile ha coinciso con rigidità normative che complicano ulteriormente la situazione.
Le dinamiche energetiche e la guerra in Ucraina
La guerra in Ucraina ha complicato ulteriormente le dinamiche energetiche, esponendo la dipendenza della Germania dal gas russo come una strategia fallimentare e pericolosa. La crescente protezione commerciale della Cina ha reso il mercato cinese molto competitivo, facendo perdere ulteriore terreno alla Germania nel settore automobilistico.
Il futuro incerto della Germania e dell'Europa
In vista delle elezioni anticipate del 23 febbraio, la debolezza economica e l'attuale recessione saranno al centro del dibattito politico. La Germania, un tempo locomotiva d'Europa, sta affrontando rischi significativi di stagnazione, con preoccupazioni che emergono riguardo alla vitalità del suo settore innovativo, un tempo stimato.
Conclusione
Il futuro della Germania, e con essa dell'Europa, è ora avvolto in un'incertezza senza precedenti, mentre i leader europei iniziano a interrogarsi sulla capacità del paese di risollevarsi e affrontare le sfide del nuovo mondo multipolare.