Due amministratori di The Rock Trading, una nota piattaforma di criptovalute con sede in Italia, sono stati arrestati per bancarotta fraudolenta. Questa operazione, condotta dalla Guardia di Finanza e coordinata dalla Procura di Milano, è l'epilogo di una serie di indagini scaturite da oltre 700 querele presentate da clienti furiosi. Nel 2023, i clienti hanno visto la loro piattaforma di trading chiudere i battenti senza riavere indietro i loro investimenti.

La società, controllata da Digital Rock, ha dichiarato un dissesto finanziario di circa 66 milioni di euro, coinvolgendo più di 18.000 utenti. Le accuse che pendono sugli amministratori comprendono bancarotta fraudolenta, false comunicazioni sociali e infedeltà patrimoniale. Stando alle informazioni diffuse dal Procuratore di Milano, Marcello Viola, è emerso che fin dall'inizio non c'era separazione tra i beni societari e quelli dei clienti, creando un mix pericoloso tra fondi aziendali e personali.

In un interessante sviluppo, il Tribunale fallimentare ha accolto tre richieste di liquidazione giudiziale e ha nominato un curatore per gestire la situazione. Le indagini internazionali si sono intensificate con due richieste di rogatoria inviate negli Stati Uniti e in Svizzera e ordini d'indagine in Lituania e Irlanda. Questi sforzi hanno portato al sequestro di criptovalute del valore di 500.000 euro, rinvenute in chiavette USB appartenenti agli indagati.

Questa vicenda non solo evidenzia le insidie legate al mondo delle criptovalute, ma solleva anche interrogativi sulla regolamentazione del settore e sulla protezione dei consumatori. Le ripercussioni di questo scandalo potrebbero avere effetti a lungo termine non solo sulla fiducia nella criptovaluta, ma anche sull'intero ecosistema finanziario. Chi sarà il prossimo a cadere in questo vortice? Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti!