Il noto rocker Vasco Rossi ha acceso un acceso dibattito contro il vicepremier Matteo Salvini in merito al nuovo codice della strada, entrato in vigore sabato. Le sue critiche si concentrano sulla responsabilità penalistica per chi guida dopo aver assunto droghe, anche se la sostanza è stata assunta giorni prima.

Rossi ha postato su social: "Il ministro Salvini ha stabilito che se sei stato in contatto con la cannabis anche una settimana fa, puoi essere arrestato e perdere la patente per tre anni!". Questa affermazione ha scatenato la reazione virulenta di Salvini durante il congresso della Lega lombarda, dove ha dichiarato: "Adoro Vasco come artista. Tuttavia, tutti i tipi di droga fanno male e non è giusto ridere quando si parla di vita o morte sulla strada. La nuova legge è volta a salvare vite e non devo confrontarmi con Vasco, ma piuttosto con le famiglie delle vittime di incidenti stradali causati da conducenti sotto effetto di droghe".

Vasco, dal canto suo, ha risposto in modo chiaro: "La legge di Salvini non previene incidenti, anzi punisce chi può essere completamente lucido alla guida. È una forma di propaganda che colpisce i trasgressori senza tener conto delle reali vittime. Non possiamo continuare a tollerare questa situazione!". Il cantante ha definito il suo ruolo di provocatore, sottolineando che la sua missione è quella di far risvegliare le coscienze.

Il dibattito ha interessato anche esperti del settore. Giordano Biserni, presidente dell'Associazione sostenitori e amici della polizia stradale (Asaps), ha avvertito che, sebbene la guida sotto l’influenza di droghe sia causa di incidenti gravi, ci siano già stati pochi provvedimenti legali a riguardo.

Dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è giunta una precisazione: "Il nuovo Codice non modifica i limiti alcolemici già esistenti e tante sanzioni erano già in atto. L'unica vera novità riguarda i recidivi, su cui ci sarà l'adozione di un alcolock".

Tuttavia, la novità ha sollevato anche delle critiche da parte di associazioni, come l'Alleanza per la mobilità sostenibile, che ha parlato di "totale confusione" riguardo le nuove norme sui monopattini.

In un momento in cui la sicurezza stradale è diventata una questione di primaria importanza, Vasco e Salvini sembrano lanciare messaggi opposti e il dibattito potrebbe evolvere ulteriormente, attirando l'attenzione su un tema che coinvolge non solo le politiche, ma anche la vita quotidiana di milioni di italiani.