Gli scienziati hanno fatto un clamoroso annuncio: per la prima volta è stata svelata la forma della corona di un buco nero! Questo straordinario risultato rappresenta un passo fondamentale nella nostra comprensione di questi misteriosi giganti dell'universo.

La corona di un buco nero, che assomiglia sorprendentemente alla corona solare visibile durante un'eclissi, è composta da un anello di gas super-riscaldato che emette raggi X ad altissima energia, con temperature che possono raggiungere miliardi di gradi Celsius. A differenza della corona del Sole che avvolge il nostro stella come una sfera, la corona del buco nero si presenta in forma di disco, che mimica l'aspetto del disco di accrescimento che lo circonda.

Per quanti di voi si ricordano della storica prima foto di un buco nero, c'è un problema: questa nuova scoperta potrebbe risolvere molti degli enigmi lasciati da quell'immagine leggendaria.

Lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista The Astrophysical Journal, ha utilizzato i dati raccolti dal telescopio Imaging X-ray Polarimetry Explorer (IPXE) della NASA. Analizzando una dozzina di buchi neri, compresi noti esemplari della nostra Via Lattea come Cygnus X-1, i ricercatori sono riusciti a osservare i raggi X emessi dalla corona e a mappare la sua forma attraverso un ingegnoso metodo di polarimetria. Questo approccio si ispira all'osservazione della corona solare durante un'eclissi totale, dove il sole è oscurato e si può scorgere la fievole luce circostante.

I buchi neri analizzati includevano sia quelli "oscurati", in cui il torus di gas e polvere nasconde completamente il disco di accrescimento, sia quelli "non oscurati", con il disco visibile in tutta la sua magnificenza. Per gli esemplari oscurati, i raggi X della corona vengono riflessi dal materiale circostante, creando una preziosa opportunità per studiare le proprietà fisiche e dinamiche di queste enigmatiche strutture.

In aggiunta a questa scoperta, gli scienziati hanno segnalato l'esistenza di un buco nero che sembra sfuggire a qualsiasi classificazione conosciuta, un evento che potrebbe rimodellare le nostre teorie sui buchi neri. Non resta che attendere ulteriori ricerche in questo campo affascinante – il seguito delle indagini promette di essere ancora più incredibile!