Scienza

Scoperta Sensazionale: Caronte, la Luna di Plutone, svela i Segreti del Sistema Solare! VIDEO

2024-10-03

Una nuova scoperta proveniente dalla luna più grande di Plutone, Caronte, sta facendo scalpore nel mondo scientifico. Recenti ricerche hanno rivelato l'esistenza di anidride carbonica e perossido di idrogeno sulla sua superficie, offrendo indizi cruciali per comprendere la composizione dei corpi ghiacciati ai confini del Sistema Solare. Grazie alle osservazioni effettuate nell'infrarosso dal telescopio spaziale James Webb, guidato dall'italiana Silvia Protopapa dello Southwest Research Institute, questo studio è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature Communications.

Caronte, scoperta nel 1978, è stata oggetto di numerosi studi, ma solo di recente gli scienziati sono stati in grado di analizzarne la composizione con maggiore precisione. Questi risultati sono fondamentali per comprendere l'origine e l'evoluzione dei corpi ghiacciati presenti nella Fascia di Kuiper, la regione del Sistema Solare che ospita Plutone e altri pianeti nani, così come gli effetti dell'irraggiamento e della fotolisi sulle loro superfici.

"Oltre l'orbita di Nettuno, si trova un'incredibile collezione di piccoli corpi celesti che rappresentano capsule temporali del Sistema Solare primordiale", ha dichiarato Protopapa. Tuttavia, ha avvertito che questi oggetti sono vulnerabili a radiazioni cosmiche e impatti, fattori che possono alterare il loro stato originale. Una delle principali sfide, come spiegato dalla scienziata, è quella di identificare composti originali che possano rivelare la composizione del disco protoplanetario da cui ha avuto origine il Sistema Solare.

Un'importanza particolare è attribuita a Caronte, che è l'unico corpo di medie dimensioni nella Fascia di Kuiper di cui è stata completata una mappa geologica, grazie alla missione New Horizons che ha sorvolato Plutone nel 2015. Con un diametro di circa 1.200 chilometri, Caronte non è oscurata da ghiacci volatili come metano o monossido di carbonio, rendendo la sua superficie una risorsa preziosa per la ricerca.

"A differenza di altri corpi, la superficie di Caronte non presenta ghiacci altamente volatili, permettendoci di comprendere meglio come fattori ambientali come la luce solare e gli impatti abbiano influenzato questi corpi lontani", ha detto Protopapa. Caronte potrebbe dunque rappresentare un punto di riferimento per ulteriori studi e migliorare la nostra comprensione della composizione del disco protoplanetario.

I risultati suggeriscono che l'anidride carbonica rilevata sulla superficie di Caronte potrebbe provenire dall'interno della luna e sia stata esposta attraverso eventi di craterizzazione. La presenza di perossido di idrogeno, a sua volta, indica che la superficie ghiacciata è soggetta a modifiche a causa della luce solare e del bombardamento di particelle energetiche provenienti dal vento solare e dai raggi cosmici. Questo processo di formazione del perossido avviene grazie alla rottura del ghiaccio d'acqua dovuta a ioni, elettroni o fotoni.

In conclusione, Caronte non è solo un satellite di Plutone, ma un testimone della storia del nostro Sistema Solare, che potrebbe rivelare informazioni inestimabili sul suo passato e sulla formazione dei pianeti. Gli scienziati non vedono l'ora di continuare a esplorare questa luna affascinante mentre si avviano nuove missioni per svelare ulteriori segreti del cosmo.