Scienza

Scuola e Nuove Indicazioni Nazionali, i matematici avvertono: è tempo di rivedere tutto!

2025-04-03

Autore: Chiara

All’inizio di marzo, il Ministero dell'Istruzione e del Merito ha reso pubblica la bozza delle «Nuove Indicazioni Nazionali per il primo ciclo di istruzione» (Nin), inaugurando una consultazione. Questa bozza ha acceso un acceso dibattito, soprattutto riguardo alle implicazioni per la Matematica.

Un cambiamento cruciale è l'inclusione dell'Informatica tra le Indicazioni per la Matematica. Questa scelta è controversa non solo perché la Matematica è fondamentale per molte discipline scientifiche, ma anche perché possiede un proprio significato formativo e un'epistemologia distintiva rispetto ad altre scienze. È quindi essenziale che, nel primo ciclo di istruzione, quando gli studenti si avvicinano alla Matematica per la prima volta, venga enfatizzato il suo valore educativo. Presentare l’Informatica come un «sottoinsieme» della Matematica appare riduttivo e non rende giustizia alla sua importanza culturale, portando anche a una sovrapposizione di obiettivi che contraddice uno dei principi fondamentali delle Nin: meno contenuti, più approfondimento. La discussione su come introdurre elementi di Informatica prima della scuola secondaria deve essere ulteriormente approfondita e deve tenere conto della formazione degli insegnanti.

Le critiche continuano

Un’altra preoccupante criticità riguarda la visione della Matematica proposta nelle Nin. Si sottolinea un carattere immutabile delle verità matematiche e si parla addirittura di un pensiero matematico innato. Questi punti, così come presentati, sollevano dubbi sulla loro validità epistemologica e potrebbero veicolare messaggi didatticamente pericolosi, suggerendo che le abilità matematiche siano innate piuttosto che sviluppate attraverso un percorso educativo strutturato. Questo stereotipo, che è prevalente anche tra insegnanti e studenti, potrebbe portare a una rinuncia ad affrontare le difficoltà, generando una spirale di disinteresse e demotivazione.

Un vuoto nella didattica: i laboratori di Matematica

Un ulteriore aspetto problematico è il mancato riferimento ai Laboratori di Matematica, che dovrebbero essere spazi di discussione e formulazione di ipotesi, piuttosto che semplici esercizi di correttezza. L'approccio odierno sembra più focalizzato sul risultato finale, trascurando l'importanza dei processi di pensiero e della condivisione del significato di ciò che avviene in aula. La condivisione del senso della Matematica dovrebbe essere l'obiettivo principale dell'educazione nel primo ciclo.

In conclusione, la versione attuale delle Indicazioni Nazionali presenta numerose complessità e richiede un ripensamento fondamentale per eliminare incoerenze, stili disparati e errori. È cruciale che la Commissione ascolti le voci provenienti dal mondo della ricerca e della didattica, assumendo la responsabilità delle scelte finali e concedendosi il tempo necessario per produrre un documento di grande valore come le Indicazioni Nazionali, soprattutto per un segmento scolastico così cruciale come quello del primo ciclo. La formazione dei cittadini del futuro dipende da come formiamo le menti matematiche di oggi!