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«Se ci cacciano da Caivano, è colpa tua!»: minacce contro la madre della vittima di abusi

2024-11-29

Autore: Alessandra

Dopo una massiccia operazione della procura di Napoli, che ha portato allo sgombero di 36 abitazioni illegali al Parco Verde di Caivano, la situazione si complica. Queste abitazioni erano occupate da famiglie che avevano legami con la camorra, e l'operazione ha avuto come obiettivo la sicurezza e la legalità nella zona. Tuttavia, meno di 24 ore dopo lo sgombero, la madre di una delle bambine vittime di abusi sessuali ha ricevuto gravi minacce da alcuni residenti, accusandola di essere la causa della rimozione forzata delle famiglie abusive.

Il legale della donna, avvocato Angelo Pisani, ha scritto una lettera al prefetto di Napoli, Michele Di Bari, evidenziando la gravità della situazione. Nella lettera si legge: “La signora, già profondamente segnata dalla dolorosa vicenda subita dalla figlia, vive ora in un clima di paura e segregazione. Le sue amiche, preoccupate per la sua sicurezza, le hanno consigliato di rimanere in casa”.

Pisani ha sollecitato l'intervento del prefetto per garantire la protezione della madre e ha chiesto che siano attivate procedure per un eventuale trasferimento in un luogo sicuro, come una casa famiglia. “Lo Stato ha il dovere di proteggere questa donna coraggiosa, che ha avuto il coraggio di denunciare abusi e di lottare contro l’omertà di questa comunità”, ha scritto l'avvocato, sottolineando la necessità di un’azione immediata.

Questa situazione mette in luce le complesse dinamiche di Caivano, una realtà segnata da episodi di violenza e illegalità. Mentre tre dei sette ragazzi coinvolti negli abusi sono già stati condannati, la paura tra le famiglie rimane alta. La mamma della vittima, col suo coraggio, rappresenta una speranza di cambiamento in un contesto che fatica a liberarsi dal giogo della criminalità. L’appello per la sua sicurezza non è solo personale, ma simbolico per tutte le vittime di abusi che, nella lotta contro l’indifferenza e la paura, cercano giustizia e tutela.