«Se i soldi della Regione fossero sufficienti, addio liste d'attesa»: la tensione esplode tra sanità privata e Bartolazzi
2024-11-23
Autore: Alessandra
«Se solo il finanziamento ordinario della Regione fosse sufficiente, non ci sarebbero liste d'attesa». Queste le parole degli operatori sardi della sanità privata, che denunciano la situazione critica del sistema sanitario isolano. Ieri, centinaia di strutture hanno formalizzato il loro appello inviando una Pec ad Armando Bartolazzi, richiedendo un incontro «cortese e urgente».
La tensione fra Regione e operatori privati è palpabile, soprattutto dopo che la Giunta ha deciso di limitare i fondi destinati alle strutture convenzionate. Il fabbisogno stimato per il 2024 dall'Ares, l'Azienda regionale per la salute, ammonta a 72,4 milioni di euro, ma la Regione ha stanziato ben otto milioni in meno.
Stefano Porcu, avvocato di Cagliari incaricato di rappresentare le strutture sanitarie nel colloquio con Bartolazzi, ha dichiarato che il ritardo nella distribuzione dei fondi è «ingiustificato» e ha esortato la Regione ad attuare correttivi tempestivi.
Nel frattempo, la situazione continua a deteriorarsi, con pazienti in attesa di cure che si accumulano nei reparti. Questa crisi nella sanità pubblica sarda potrebbe ulteriormente amplificare la richiesta di servizi della sanità privata, già sotto pressione, ed evidenzia un problema strutturale che persiste da anni.
La lotta per migliorare i finanziamenti e l'efficienza del sistema sanitario è più che mai attuale, e molti chiedono che le promesse della politica si traducano finalmente in azioni concrete. Rimanete aggiornati sulla questione nella nostra prossima edizione.