Nazionale

Senza dimora aggredito brutalmente a Ostia mentre dorme

2024-09-23

Un brutto episodio di violenza si è verificato a Ostia, dove un senza dimora polacco di 50 anni è stato aggredito mentre dormiva su una panchina. L’aggressione, avvenuta la notte del 15 settembre, ha visto la vittima subire colpi violenti che gli hanno rotto entrambi gli zigomi. Il clochard, che vive nella zona tra la stazione Lido Centro e piazzale della Posta, ha deciso di denunciare l'accaduto solo una settimana dopo, grazie all'aiuto di una volontaria, Sara Biondini, che ha preso a cuore la sua situazione.

Secondo quanto riportato dalla vittima, l'aggressione è avvenuta in piazza della Stazione del Lido. Ha dichiarato che due ragazzi, presumibilmente di origine romena e con un'età compresa tra i 16 e i 20 anni, si sono avvicinati senza alcun motivo apparente e hanno iniziato a colpirlo ripetutamente al volto, all'addome e alle gambe.

La mattina seguente, un passante ha notato l'uomo sanguinante e ha chiamato il 118, che lo ha trasportato all'ospedale Grassi di Ostia. I medici hanno riscontrato un trauma cranio-facciale e una frattura composta dello zigomo destro, con una prognosi di 25 giorni. Purtroppo, questo non è stato il primo episodio di violenza subito dal clochard; ha rivelato di essere stato aggredito in altre occasioni nell'area e che, a causa della paura, era stato costretto a spostarsi a Fiumicino.

Sara Biondini, ex volontaria per Sant'Egidio, ha deciso di aiutare il senza dimora nel suo percorso di denuncia. Lei stessa ha espresso la sua preoccupazione riguardo alla continua violenza nei confronti dei più vulnerabili: "È inaccettabile che episodi come questo accadano ripetutamente. Le associazioni possono fornire supporto, ma è fondamentale un intervento deciso delle istituzioni", ha affermato.

Si tratta di una situazione allarmante che evidenzia la necessità di maggiore protezione per i cittadini più fragili. La violenza contro i senza dimora è un problema serio e dilagante, e la società non può voltarsi dall'altra parte. È essenziale lavorare insieme per garantire sicurezza e dignità a tutti, specialmente a coloro che si trovano in difficoltà.