Sgominata la banda che terrorizzava il Nord: refurtiva per mezzo milione di euro
2024-12-26
Autore: Giovanni
Sgominata la banda che terrorizzava il Nord
La Polizia di Stato di Padova ha compiuto un'operazione decisiva contro una pericolosa banda di cittadini albanesi, responsabile di oltre 50 furti in appartamento in diverse regioni del Nord Italia, tra cui Veneto, Emilia Romagna e Lombardia. La refurtiva recuperata ammonta a più di mezzo milione di euro e comprende una varietà impressionante di beni, dai gioielli come collane e bracciali a oggetti di uso quotidiano come phon e robot da cucina. Questa serie di crimini ha spaventato molte comunità e ha colpito i quartieri più residenziali e tranquilli.
Indagini e arresti
Le indagini della Squadra mobile di Padova sono iniziate a metà novembre. Gli agenti, analizzando i furti avvenuti nel Padovano, sono riusciti a rintracciare i movimenti di tre albanesi specializzati in furti. Il blitz delle forze dell'ordine si è svolto nella notte del 16 dicembre, in collaborazione con le polizie di Milano e Bergamo. Durante l'operazione, è stato arrestato il capo della banda, un 29enne già noto alle forze dell’ordine per precedenti legati a furti. In suo possesso sono stati trovati numerosi oggetti rubati e dispositivi utilizzati per comunicare con i complici.
Caccia ai complici
Nonostante l'arresto, la polizia ha intensificato la ricerca degli altri membri della banda. In un secondo appartamento a Bareggio, gli agenti hanno trovato la compagna di uno dei fuggitivi, una donna di 45 anni, che custodiva una parte consistente della refurtiva. La polizia è stata in grado di identificare anche un'auto utilizzata dai ladri, una Mercedes con targa rubata, che ha facilitato l'indagine per tracciare i furti avvenuti a Noventa Padovana, Albignasego e altre località.
Preoccupazioni della comunità
I cittadini temono che questa banda possa aver colpito più di quanto finora accertato, e l’operazione della polizia è solo una parte degli sforzi per garantire la sicurezza pubblica. Al momento, il 29enne arrestato si trova in custodia cautelare presso il carcere di San Vittore, ma le indagini per identificare e catturare i complici proseguono senza sosta. È fondamentale che la comunità collabori con le autorità per riportare la serenità nelle proprie case. Questo episodio mette in luce l'importanza di una vigilanza attenta e della collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine.