A Taranto, la recente partecipazione di Krystel D'Ursi, moglie del noto boss Michele Cicala, ha scatenato una forte polemica. La D'Ursi, attualmente imputata per riciclaggio, è stata presente sul palco del villaggio di Natale organizzato dal Comune, collaborando con la sua azienda all'evento. La presenza di una figura collegata al crimine organizzato in un contesto pubblico ha sollevato interrogativi sul messaggio che l'amministrazione vuole trasmettere alla cittadinanza.

Il sindaco e altri membri dell'amministrazione comunale si sono affrettati a prendere le distanze dall'episodio, sottolineando che non era intenzione sostenere alcun legame con attività illegali. Tuttavia, le dichiarazioni del marito, Michele Cicala, sui social media hanno aggiunto ulteriore benzina sul fuoco: ''Un vincitore è un sognatore che non si è mai arreso'' ha scritto, suscitando preoccupazioni sui valori che si vogliono promuovere nella comunità.

Questo episodio evidenzia una questione più ampia riguardo alla lotta contro la criminalità organizzata in Italia, dove le connessioni tra criminalità e cultura popolare continuano a suscitare preoccupazioni e dibattiti. I cittadini di Taranto sono ora chiamati a riflettere su quale tipo di società vogliono costruire e quali messaggi vogliono sostenere attraverso le feste e gli eventi pubblici.