In una svolta sorprendente, Paul Marchant, l'amministratore delegato di Primark, una delle più grandi aziende di abbigliamento al mondo, ha rassegnato le dimissioni lunedì a causa di comportamenti inappropriati nei confronti di una dipendente. I dettagli su tali comportamenti non sono stati rivelati, lasciando aperte molte domande sull'accaduto.

La situazione è emersa dopo un'indagine condotta da avvocati esterni all'azienda, avviata a seguito di una denuncia da parte della dipendente. Associated British Foods (ABF), la multinazionale che controlla Primark, ha comunicato che Marchant ha riconosciuto di aver fatto un 'errore di valutazione' e ha ammesso che la sua condotta è stata 'al di sotto degli standard previsti dall’azienda'. Si apprende anche che prima di lasciare la carica, Marchant si è scusato con la diretta interessata e ha collaborato in modo attivo alle indagini.

Eoin Tonge, già direttore finanziario di ABF, è stato nominato amministratore delegato ad interim di Primark. Marchant ha ricoperto il ruolo di CEO dal 2009, succedendo al fondatore Arthur Ryan, e vanta un'esperienza pregressa in altre importanti aziende del settore moda come Debenhams, Topman, River Island e New Look.

Dopo l'annuncio delle dimissioni, il prezzo delle azioni di Associated British Foods è sceso di circa il 4%, avvicinandosi ai valori minimi delle ultime 52 settimane, sollevando preoccupazioni tra gli investitori.

Primark, conosciuta per il suo modello di business nel settore del 'fast fashion' a prezzi accessibili, conta oltre 450 negozi in 17 paesi e impiega più di 82.000 dipendenti. Nel 2024, l'azienda ha registrato un fatturato impressionante di 11,24 miliardi di euro, confermandosi un attore chiave nel mondo della moda globale. Questi recenti sviluppi potrebbero avere ripercussioni significative sull'immagine e le operazioni di Primark, quindi sarà cruciale monitorare le reazioni dei consumatori e la strategia futura dell'azienda.