Il gruppo ecologista Muschio Ribelle ha dovuto affrontare lo sgombero dall'ex ostello Cielo d'Alcamo, situato sul Monte Bonifato, in provincia di Trapani. Gli attivisti, che hanno occupato la struttura abbandonata da sei anni, hanno reso noto che il luogo era stato da loro riqualificato e restituito alla comunità. “Siamo stati fermati dalle forze dell'ordine che hanno sigillato l'entrata mentre noi cercavamo di opporci pacificamente. Ci siamo sentiti svuotati di un'opportunità”, ha dichiarato Geo Adragna, portavoce del gruppo.

Dall'inizio della loro occupazione, i giovani attivisti hanno messo in atto diversi interventi di manutenzione per riqualificare l'area, compreso il recupero delle ringhiere, il ripristino di un piccolo parco giochi e la pulizia degli spazi. Ma, oltre ai lavori pratici, il gruppo ha promosso eventi culturali e di sensibilizzazione ecologica, tra cui festival, cineforum e laboratori. “Volevamo trasformare un luogo di degrado in un centro di aggregazione e cultura per Alcamo”, ha aggiunto Adragna.

Nonostante gli sforzi, il dialogo con le istituzioni locali è mancato. La commissaria della ex provincia di Trapani, Maria Concetta Antinoro, aveva già chiesto ufficialmente lo sgombero poco dopo l'inizio dell'occupazione. “Ci aspettavamo un tavolo di confronto, ma in realtà abbiamo trovato solo porte chiuse”, ha affermato l'attivista.

Il gruppo non si arrende e ha annunciato un'assemblea pubblica in piazza Ciullo ad Alcamo, per discutere strategie future e ribadire l'importanza del bene occupato per la comunità e la salvaguardia della riserva naturale. Gli attivisti esortano i cittadini a unirsi a loro per garantire che l'immobile non torni alla triste condizione di abbandono. Intanto, cresce il dibattito sull'importanza di coinvolgere la comunità nella gestione di beni pubblici, sostenendo che l'ecologia e la cultura debbano andare di pari passo.