Siria, Al Jazeera: «Rinvenuta fossa comune con migliaia di corpi vicino a Damasco»
2024-12-12
Autore: Marco
Recentemente, è stata scoperta una fossa comune vicino a Damasco, contenente migliaia di corpi. I primi attivisti hanno segnalato la presenza di sacchi bianchi con resti umani e sacchi marroni contenenti corpi bruciati lungo la strada che conduce all'aeroporto internazionale. L'area di sepoltura si trova nei pressi del Quinto Ponte, a sud-est della capitale. La rete televisiva Al Jazeera ha rivelato un sito che si estende più o meno come un campo di calcio nella periferia nord-orientale di Damasco, specificamente nel sobborgo di Qutayfa. Le testimonianze indicano che in questo luogo sono stati sepolti migliaia di individui torturati e uccisi nelle carceri politiche del regime siriano. Sacchi di plastica bianchi, numerati, sono stati mostrati in video, evidenziando la grave situazione dei diritti umani nel paese.
Intanto, a Damasco, il capo dei servizi segreti turchi, Ibrahim Kalin, ha effettuato una visita storica alla Moschea degli Omayyadi, segnalando l'intensificarsi dei legami tra Ankara e gli insorti di Hayat Tahrir al-Sham (HTS).
Sul fronte internazionale, si segnala un’operazione segreta dell'Ucraina che ha fornito 150 droni ai ribelli siriani nel tentativo di indebolire il regime di Assad e, di riflesso, la Russia.
Nel contesto attuale di instabilità, un portavoce del governo di transizione, associato a HTS, ha dichiarato la sospensione del parlamento e della costituzione fino al primo marzo prossimo. Questo annuncio avviene in un periodo in cui si assiste a un crescente risveglio della protesta dopo undici anni di repressione. Usama Uthman, il fotografo noto con il nome di 'Cesar', che ha documentato le atrocità del regime, ha riacquistato visibilità dopo anni trascorsi in esilio. Le sue fotografie, che documentano la brutalità delle torture e degli omicidi, hanno portato all'emanazione del 'Cesar Act' da parte dell'amministrazione Trump nel 2019, un insieme di sanzioni che ha aggravato l'economia già fragile della Siria.
Le immagini di 'Cesar' sono diventate simbolo della lotta contro il regime di Assad, ma la situazione è tragica; attivisti come Mazen Hamada, che avevo trovato rifugio all'estero, sono stati costretti a tornare in patria per minacce al loro nucleo familiare. Hamada è stato arrestato e successivamente ucciso nella famigerata prigione di Saydnaya, il suo corpo è stato recentemente individuato tra i resti exhumati.
D'altro canto, un sedicente turista americano, Travis Timmerman, è emerso da un precedente stato di detenzione in una casa-prigione a Dhihabiye. I media locali inizialmente lo hanno confuso con Austin Tice, un giornalista americano rapito nel 2012, la cui sorte rimane incerta. I combattimenti tra milizie filo-turche e forze curde nel nord del paese continuano, con focolai di tensione lungo il fiume Eufrate.
In questo caos, le autorità curdo-siriane, supportate dagli Stati Uniti, hanno dichiarato la loro intenzione di preservare l'unità della Siria, esponendo la bandiera della rivoluzione in edifici pubblici del nord-est del paese, dimostrando così un simbolo di resistenza e unità in tempi di crisi.