Siria, Kallas: la Russia e l'Iran non hanno posto nel futuro del Paese
2024-12-16
Autore: Maria
"La Russia e l'Iran non dovrebbero avere un ruolo nel futuro della Siria". Questa affermazione è stata fatta dall'alto rappresentante dell'Unione Europea, Kaja Kallas, al termine del Consiglio Affari esteri. Kallas ha sottolineato l'importanza di stabilire nuovi contatti diplomatici con la Siria diventata sotto la nuova leadership e ha evidenziato la necessità di discutere quale direzione voglia prendere l’Unione Europea riguardo alla situazione siriana.
La Spagna, in particolare, ha annunciato l’invio di un inviato speciale in Siria, per rafforzare la propria ambasciata a Damasco e unirsi agli altri Paesi europei che stanno cercando di collegarsi con le nuove autorità. Il ministro spagnolo degli Affari Esteri, José Manuel Albares, ha dichiarato che tali contatti devono includere condizioni chiare per garantire un futuro pacifico per il Paese, inclusivo delle minoranze etniche e religiose.
In un contesto più ampio, i recenti sviluppi in Siria hanno visto l'emergere di Hayat Tahrir al Sham (Hts) e la caduta del regime di Bashar al-Assad, una situazione sorprendente anche per l'Iran, i cui rappresentanti hanno annunciato il ripristino delle attività della loro ambasciata a Damasco. La ripresa dell’ambasciata dell'Iran segna un tentativo di Teheran di mantenere l’influenza nel Paese, evidenziando i cambiamenti nella geopolitica regionale.
Il Qatar ha anche deciso di riaprire la propria ambasciata in Siria, segnando il ritorno dopo un'interruzione di 13 anni, come segno del sostegno alla rivoluzione siriana.
La Russia, che sta evacuando parte del proprio personale diplomatico, continua a mantenere operativa la propria ambasciata a Damasco, ma ha già fatto ritorno a casa per almeno 400 soldati, secondo fonti di intelligence ucraina. In questo contesto, il ministero degli Esteri degli Stati Uniti ha messo in guardia i cittadini americani sulla situazione di sicurezza in Siria, esortandoli a lasciare il Paese se possibile.
Questi sviluppi indicano un cambiamento significativo nella dinamica diplomatica e geopolitica della Siria, con le monitorazioni europee e il ritiro della Russia che potrebbero rimodellare il futuro del Paese. La situazione resta comunque incerta e le prossime mosse della comunità internazionale saranno fondamentali per l'evoluzione del conflitto in corso. Fra speranze e incertezze, il futuro della Siria si preannuncia come una sfida complessa per tutti gli attori coinvolti.