
Sorpresa: secondo uno studio siamo più di 11 miliardi! Dove si nasconde l'umanità 'dispersa'?
2025-03-22
Autore: Giovanni
Un nuovo studio rivoluzionario mette in discussione i dati della popolazione mondiale, rivelando che gli 8,2 miliardi di individui attualmente censiti potrebbero essere solo la punta dell'iceberg. Secondo i ricercatori, ci sarebbero miliardi di persone 'disperse' che non vengono conteggiate: una scoperta che potrebbe avere enormi implicazioni politiche e sociali.
Attualmente, secondo il portale worldometer.info, la popolazione globale è di 8 miliardi, 212 milioni e 673.872 persone, con circa 130.000 nuovi nati e 60.000 decessi registrati ogni giorno. I dati si aggiornano istante per istante, ma emergono segnali allarmanti riguardo la precisione delle stime, specialmente nelle aree rurali, dove l'accuratezza è scarsa.
Gli autori del nuovo studio segnalano una sottostima che può oscillare tra il 53 e l'84 percento per le zone rurali, le quali ospitano circa 3,5 miliardi di persone, ovvero il 43 percento della popolazione mondiale. Se la sottostima fosse davvero dell'84 percento, il numero reale di abitanti sulla Terra potrebbe superare i 11 miliardi.
Questo studio, condotto da un team di ricerca finlandese dell'Università di Aalto, ha utilizzato un approccio innovativo combinando dati provenienti dalla costruzione di dighe e mappe di popolazione storiche. I dati raccolti su 307 progetti in 35 paesi hanno rivelato che quando le dighe vengono costruite, le persone costrette a lasciare le loro case vengono registrate con grande precisione per motivi di risarcimento. Questo metodo offre una stima più accurata rispetto ai tradizionali censimenti, spesso carenti in aree remote.
Il professor Josias Láng-Ritter, coordinatore dello studio, ha sottolineato l'importanza di questi dati: "Sebbene i censimenti siano migliorati nel corso degli anni, rimane evidente che si stia perdendo una porzione critica della popolazione rurale dalle stime globali." I risultati sono particolarmente preoccupanti per nazioni come Australia, Brasile, Cina, Colombia e Polonia, dove le discrepanze sono più marcate.
Inoltre, mentre la popolazione mondiale sembra in crescita, proiezioni più pessimistiche stimano una decrescita a partire dal 2100, con un crollo previsto a 8,8 miliardi entro la fine del secolo. In Italia, le previsioni parlano di un popolazione che potrebbe dimezzarsi a causa di un calo demografico inarrestabile.
Questa ricerca solleva interrogativi cruciali sulle politiche di sviluppo e tutela delle popolazioni rurali. Sono miliardi di vite invisibili a rischio di essere ignorate, e la loro mancanza dal conteggio globale potrebbe avere conseguenze drammatiche nel nostro modo di affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali del futuro.