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Steven Seagal su Putin: "Morirei per lui". Mosca lancia un piano per inviarlo in Ucraina

2024-10-12

Autore: Alessandra

Steven Seagal, il famoso attore americano di 72 anni, ha catturato l'attenzione del pubblico con la presentazione del suo ultimo documentario intitolato "In nome della giustizia", che affronta la controversa guerra in Donbass. Durante la proiezione, Seagal ha fatto una dichiarazione choc, affermando che sarebbe pronto a "morire per Putin". Questa frase, lontana dall'essere un semplice dialogo cinematografico, sottolinea il forte sostegno che Seagal ha mostrato nei confronti del governo russo nel corso degli anni. Residente in Russia dal 2016 e cittadino russo a tutti gli effetti, l'attore ha assunto il ruolo di 'Rappresentante speciale' per questioni culturali e frequenta regolarmente eventi ufficiali al Cremlino, inclusa la recente cerimonia di insediamento di Putin avvenuta a maggio.

Seagal ha visitato le zone occupate dall'esercito russo, compresa la città di Mariupol, diventata un simbolo del conflitto. Nel documentario, ha rivelato di aver scritto una lettera a Putin per esprimere il proprio sostegno all'indomani dell'invasione dell'Ucraina. "Ora vedremo chi sono i nostri veri connazionali, chi sono i nostri amici e chi sono i nostri nemici. Starò al fianco del mio presidente e combatterò al suo fianco. Se necessario, morirò accanto al mio presidente", ha dichiarato l'attore.

Questa dichiarazione ha scatenato l'interesse del partito 'Veterani di Russia', il quale ha trasmesso un'offerta a Seagal per unirsi direttamente all'operazione militare russa, esprimendo il proprio desiderio di fornirgli supporto in caso decidesse di arruolarsi. "Vorremmo offrirle tutto il sostegno necessario in caso decidesse di prendere parte all'operazione speciale", recita la lettera firmata dal presidente del partito, Ildar Reziapov.

Ma la domanda che tutti si pongono è: cosa spinge un’icona dell’azione come Seagal a schierarsi così apertamente con una figura tanto controversa come Putin? Si tratta forse di una strategia per riacquistare visibilità nel panorama cinematografico o di una genuina convinzione politica? In ogni caso, resta da vedere quale sarà la reazione del pubblico internazionale e se Seagal deciderà di accettare l’offerta del partito dei veterani.

Mentre il conflitto continua a infuriare, il mondo osserva le mosse di Seagal e quelle della Russia, domandandosi quali saranno le implicazioni di tali alleanze nel conflitto attuale.