Finanze

Superbonus e Legge di Bilancio 2025: le sconvolgenti restrizioni che cambieranno l'edilizia

2024-11-19

Autore: Francesco

Dal suo insediamento nell'ottobre 2022, il Governo Meloni ha attuato un drastico smantellamento delle due principali misure che hanno fatto da supporto e hanno rilanciato il settore dell'edilizia dopo la crisi pandemica: il superbonus e il meccanismo delle opzioni alternative (sconto in fattura e cessione del credito).

Le prime disposizioni significative sono arrivate con il Decreto Legge n. 176/2022 (Decreto Aiuti-quater), convertito poi nella Legge n. 6/2023, che ha stabilito di limitare il superbonus al 90% per l'anno 2023, imponendo un utilizzo vincolato a specifiche condizioni: CILAS e deliberazione assembleare entro determinati termini. Solo pochi sanno che fino ad oggi ci sono stati oltre 14 correttivi in meno di due anni, concepiti per limitare una detrazione che, secondo le stime governative, stava gravando eccessivamente sulle finanze pubbliche.

Tali correttivi hanno cominciato a mostrare i loro effetti solo a partire da aprile 2024, come confermato da studi condotti dall'Enea sull'utilizzo del superbonus energetico. Nel 2023, gli investimenti ammessi a detrazione avevano raggiunto una media di 3,3 miliardi al mese; tuttavia, il 2024 ha registrato un inizio straordinario grazie alle asseverazioni per i progetti conclusi nel 2023, con un volume di superbonus pari a ben 14,5 miliardi, quasi 5 miliardi al mese.

Ma a partire da aprile 2024, la situazione è cambiata radicalmente. Con l'aumento della tassa (70% per il 2024 e 65% per il 2025) e la conclusione delle opzioni alternative, gli investimenti sono crollati. Da aprile a giugno 2024, il totale degli investimenti è sceso a soli 530 milioni di euro, mentre da luglio a ottobre 2024 si è registrato un disinvestimento complessivo di 2,2 miliardi di euro.

È importante sottolineare che queste nuove restrizioni non solo mettono a rischio migliaia di posti di lavoro nel settore dell'edilizia, ma possono anche danneggiare l'industria connessa dell'efficienza energetica, che appare sempre più incerta. Le conseguenze sono preoccupanti: si stima che migliaia di cantieri potrebbero chiudere, incidendo sulla ripresa economica del Paese. Con le misure attuali, il futuro dell'edilizia italiana sembra nebuloso. Come reagirà il governo a questa crisi imminente? Rimanete sintonizzati per ulteriori aggiornamenti su questa vicenda che potrebbe cambiare il volto dell’edilizia nel nostro Paese.