PADOVA - Un grave attacco alla privacy dei pazienti ha portato a tre sanzioni da 25.000 euro ciascuna per l'Azienda Ospedaliera di Padova, oltre all'obbligo di rivedere e modificare i regolamenti che governano l'accesso alle cartelle cliniche.

Questo provvedimento, adottato dal Garante della Privacy, segue un'analisi approfondita di quattro notifiche di violazione e un reclamo da tre pazienti dell'ospedale.

Le accuse sono gravi: è emerso che il personale amministrativo e medico ha avuto accesso non autorizzato alle cartelle cliniche di pazienti che non erano sotto la loro cura, in violazione delle normative sulla privacy.

Il Garante della Privacy ha evidenziato che, sebbene siano stati affrontati alcuni dei problemi durante l'istruttoria, molti altri restano irrisolti.

"Gli elementi di criticità relativi ai trattamenti di dati personali sono stati solo parzialmente superati e riguardano tutti i dossier sanitari dell'Azienda, stimati in oltre 154.000", ha dichiarato l'autorità, suggerendo che ci siano falle sistemiche nella gestione della privacy.

Questa situazione solleva interrogativi critici sulla sicurezza dei dati personali in ambito sanitario. I pazienti, infatti, si aspettano che le loro informazioni siano trattate con la massima riservatezza e protezione.

La questione non è solo locale: è un problema diffuso in molte strutture sanitarie, dove le violazioni della privacy sono frequentemente segnalate.

È imperativo che vengano adottate misure rigorose per garantire la sicurezza dei dati e il rispetto della privacy in tutto il settore sanitario.