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Svolta Epocale Negli Ostaggi: La Risposta di Hamas in Arrivo?

2025-01-13

Autore: Giulia

Svolta Negli Ostaggi

Siamo sul punto di assistere a una potenziale svolta nella complessa situazione degli ostaggi israeliani, con attese dichiarazioni da parte di Hamas che potrebbero cambiare radicalmente le sorti del conflitto. Per la prima volta dal novembre 2023, l'atmosfera di tensione è accompagnata da un cauto ottimismo, con la possibilità concreta di un accordo per il ritorno a casa degli ostaggi, dopo 15 mesi di prigionia a Gaza. Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, ha affermato a Bloomberg che "ci sono condizioni per finalizzare l'accordo questa settimana, prima della partenza del presidente Joe Biden dalla Casa Bianca".

Incontri Cruciali a Doha

La notte scorsa è stata cruciale: a Doha, un incontro tra l'inviato di Trump, Steve Witkoff, il primo ministro qatariota al Thani, e il direttore del Mossad, David Barnea, ha segnato un'importante evoluzione nei colloqui. Fonti di stampa riferiscono che al-Thani ha intrattenuto discussioni con rappresentanti di Hamas, mentre Witkoff ha dialogato con i delegati israeliani.

Possibili Conseguenze e Accordo Probabile

Stando a quanto dichiarato da fonti arabe, un eventuale fallimento delle trattative porterebbe a conseguenze per entrambe le parti. Secondo Canal 12, Israele ha ricevuto nel corso della notte una bozza di accordo, giudicata ampiamente accettabile, e approvata dai leader di Hamas all'estero. Tuttavia, la firma definitiva dipende dal capo de facto di Hamas, Muhammed Sinwar, il quale ha l'opportunità di trasformare i negoziati in un accordo concreto.

Speranze dalla Comunicazione di Gaza

Un comunicato trasmesso su Telegram da Gaza ha infuso un barlume di speranza ai detenuti palestinesi in Israele, promettendo che "la liberazione è vicina". A Washington, il presidente Biden ha avuto un colloquio con l'emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al Thani, sottolineando l'urgenza di raggiungere un accordo.

Coinvolgimento di Turchia e Qatar

Contemporaneamente, un'agenzia di sicurezza turca ha riportato che il capo dell'intelligence di Ankara, Ibrahim Kalin, ha discusso con funzionari dell'ufficio politico di Hamas per aggiornamenti sui negoziati, suggerendo un aumento del coinvolgimento turco. Questo definisce un quadro in cui sia il Qatar che la Turchia stanno affinando la pressione su Hamas, un'azione che si ritiene possa derivare da richiesta degli Stati Uniti.

Piano di Rilascio degli Ostaggi

I negoziati si stanno orientando verso un piano in tre fasi, dove i primi a essere rilasciati saranno 'casi umanitari' che includeranno 33 ostaggi, tra cui donne, bambini e uomini sopra i 50 anni, seguiti dal rilascio di 1.300 palestinesi detenuti in Israele. Israele dichiara di avere conferme che la maggior parte dei 33 ostaggi sia ancora viva.

Dettagli del Piano di Cessate il Fuoco

Il primo passo della proposta prevede un cessate il fuoco di 42 giorni, con discussioni iniziali programmate a partire dal 16° giorno. Tuttavia, la questione della presenza militare israeliana a Gaza durante e dopo la tregua rimane controversa. Israele ha già chiarito che alcuni ergastolani palestinesi di alto profilo non saranno inclusi nello scambio, come il noto Marwan Barghouti.

Opposizione Interne in Israele

Nel frattempo, il premier israeliano ha condotto ulteriori incontri con il ministro Ben Gvir, il quale si oppone con fermezza allo scambio degli ostaggi. Martedì mattina, un nuovo round di negoziati è previsto a Doha. Intanto, le famiglie degli ostaggi restano fiduciose e in attesa di buone notizie sull'accordo prossimo venturo.