"Dobbiamo continuare a lavorare per ridurre la pressione fiscale, perché l'unica ricetta per la crescita è quella di ridurre le tasse". È questo l'appello deciso del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante un evento a San Paolo, dove ha incontrato una nutrita delegazione di manager e imprenditori.

Tajani ha sottolineato che, oltre a stimolare la crescita economica, una diminuzione della pressione fiscale è essenziale anche per ridurre il debito pubblico. "C'è un problema che riguarda i tassi d'interesse" ha affermato. "Attualmente paghiamo più per gli interessi sul debito pubblico rispetto a quanto spendiamo per la sanità. È giunto il momento che la signora Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, abbassi i tassi in modo più sostanziale".

Con toni sempre più incisivi, Tajani ha continuato: "Serve più coraggio. Lei può arrabbiarsi e dire che è indipendente. La Banca centrale è indipendente, ma io sono libero di esprimere le mie opinioni. Per crescere in questa fase, è necessario ridurre il costo del denaro".

In un contesto globale dove molti paesi stanno affrontando sfide economiche senza precedenti, le parole di Tajani risuonano come un forte invito a riflettere sulle strategie fiscali e monetarie attuali. La pressione fiscale in Europa è uno dei temi più dibattuti, e la proposta di un abbassamento delle tasse potrebbe aiutare ad incentivare investimenti e consumi.

La questione dei tassi d'interesse è anche centrale per stimolare la ripresa post-pandemia. Con l'inflazione che continua a rappresentare una sfida, è fondamentale trovare un equilibrio tra l'inflazione e la crescita. Tajani ha concluso il suo intervento con un appello per un'azione coordinata a livello europeo e globale, enfatizzando l'importanza della collaborazione tra le nazioni per affrontare le sfide economiche comuni.