Un terremoto potente di magnitudo 7.3 ha colpito il 17 dicembre 2024 al largo della costa di Vanuatu, un gruppo di isole nel Sud Pacifico. La scossa si è verificata a una profondità di 43 chilometri, a soli 30 chilometri a ovest della capitale, Port Vila. Questo evento sismico ha causato danni significativi, con strutture colpite in tutto l'arcipelago, compresi gli edifici delle ambasciate di Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Nuova Zelanda, che hanno subito gravi danni. Gli Stati Uniti hanno chiuso la loro ambasciata fino a nuovo avviso, a causa dei "danni considerevoli" riportati.

Vanuatu è composta da circa 80 isole che si estendono per oltre 1300 km e riesce ad attrarre turisti grazie alle sue meravigliose barriere coralline, caverne sottomarine e relitti storici, come quello della nave da guerra americana President Coolidge, affondata nella Seconda Guerra Mondiale. Port Vila non è solo la capitale, ma è anche il cuore economico del paese, sede di numerosi eventi culturali e del Museo Nazionale che celebra la ricca eredità melanesiana.

Subito dopo il terremoto, è stata emessa un’allerta tsunami, ma fortunatamente non sono stati segnalati tsunami devastanti. La popolazione è stata invitata a mantenere la calma e a seguire le istruzioni delle autorità locali. Questo evento sismico ha messo in evidenza la vulnerabilità di Vanuatu, che si trova in una delle zone più attive sismicamente del pianeta. Resta da vedere come il paese affronterà le conseguenze a lungo termine di questa scossa devastante.

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