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Terremoto devastante in Myanmar e Thailandia: oltre 2.700 vittime e ricerche ancora in corso

2025-04-01

Autore: Chiara

Il terribile terremoto che ha colpito il Myanmar il 28 marzo, i cui effetti sono stati avvertiti anche in Thailandia, ha causato un drammatico incremento del bilancio delle vittime. La giunta militare del Myanmar, guidata dal generale Min Aung Hlaing, ha confermato che il numero di morti ha raggiunto 2.719. Le autorità hanno segnalato anche 4.521 feriti e 441 persone ancora disperse. Alcuni esperti, come quelli dell'USGS statunitense, prevedono che le vittime potrebbero salire fino a 10.000.

Da giovedì scorso, molte operazioni di soccorso sono state avviate, con team che stanno lavorando incessantemente tra le macerie. Oggi, una notizia rassicurante: una donna è stata salvata dopo aver trascorso 91 ore sotto le macerie. Altri sopravvissuti, tra cui una donna incinta e una bambina, sono stati portati in salvo a Mandalay, città ravvicinata all'epicentro del sisma.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato un appello urgente per ottenere 8 milioni di dollari per i soccorsi, necessari per fornire cure salvavita, prevenire malattie e ripristinare i servizi sanitari essenziali nei prossimi 30 giorni.

Le operazioni di soccorso stanno proseguendo, sebbene le speranze di trovare ulteriori superstiti stiano diminuendo con il passare dei giorni. Si stima che almeno 500 persone siano decedute nelle moschee di tutto il paese, dove erano in corso le preghiere del venerdì durante il sacro mese di Ramadan. Anche in Thailandia si registrano almeno 20 vittime.

Oltre 1.000 soccorritori provenienti dall'estero hanno raggiunto il Myanmar per assistere nella ricerca e nei soccorsi. Secondo i media ufficiali, circa 650 persone sono già state estratte vive dai resti di edifici crollati.

Il paese ha annunciato una settimana di lutto nazionale e ha deciso di annullare il festival di Thingyan, la tradizionale 'festa dell'acqua', che di solito viene celebrato il 13 aprile. I festeggiamenti, attesi soprattutto dai giovani, sono stati sospesi a causa del trauma collettivo e della paura di nuove scosse. Durante i sette giorni di lutto, la bandiera nazionale sarà esposta a mezz'asta.

Il terremoto ha avuto una magnitudo di 7.7 e la rottura della faglia, inizialmente stimata su una distanza di circa 200 chilometri, si è rivelata superiore, arrivando a coprire almeno 450 chilometri lungo la faglia Sagaing, che attraversa il paese per 1.200 chilometri. Gli esperti hanno ipotizzato l'eventualità di un fenomeno raro, noto come 'Super-shear', durante il quale la rottura si propaga più rapidamente delle onde sismiche. Questo evento catastrofico ha destato preoccupazioni anche per eventuali scosse successive e per l'impatto sulla salute pubblica, tempesta che già si profila all’orizzonte.

La comunità internazionale è in allerta e si mobilita per offrire l'assistenza necessaria in un momento in cui ogni secondo conta per salvare vite.