Due giorni in più per presentare l’offerta vincolante per il rilevamento di Sparkle. La richiesta, accolta, è stata inoltrata dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) e da Retelit, controllata dal fondo Asterion, a Tim la sera del 12 dicembre, a pochi giorni dalla scadenza prevista del 16 dicembre, fissata solo due settimane fa.

I potenziali acquirenti hanno comunicato alla compagnia di telecomunicazioni, guidata da Pietro Labriola, la necessità di ulteriore tempo per completare le attività richieste per formulare un’offerta. Questa nuova proroga posticipa quindi il termine dell'esclusiva per la presentazione dell’offerta vincolante dal 16 al 18 dicembre.

La questione è insolitamente tesa, considerando che il lungo corteggiamento del governo per acquistare Sparkle si protrae già da oltre un anno. La scadenza inizialmente stabilita per presentare l’offerta vincolante era il 30 novembre, a seguito dell’assegnazione dell'esclusiva avvenuta all'inizio di ottobre, quando Mef e Retelit avevano presentato una proposta non vincolante valutata intorno ai 700 milioni di euro.

Le ambizioni del governo riguardo a Sparkle hanno radici storiche più profonde. Nel primo piano strategico, era stata prevista un’offerta congiunta tra KKR e Mef, ma questa si è arenata a causa di divergenze nella valutazione tra il fondo americano, Tim e il Tesoro.

Inoltre, è interessante notare che il mercato delle telecomunicazioni è in continua evoluzione, con la crescente richiesta di connettività e servizi cloud, fattori che potrebbero influenzare ulteriormente le trattative. Tim sta già espandendo il suo settore business, che ha visto un aumento significativo delle entrate, ora pari al 30% del fatturato complessivo in Italia. Questo potrebbe rappresentare un’opportunità ulteriore per i potenziali acquirenti di considerare Sparkle non solo come una rete di cavi sottomarini, ma come una pedina strategica nel crescente mercato digitale.