"Togli il velo!" Questa frase ha acceso una scintilla di violenza all'interno del liceo Sévigné di Tourcoing, in Francia, dove una studentessa è accusata di aver aggredito un'insegnante che le aveva chiesto di rimuovere il velo islamico, conformemente alle norme locali sulla laicità. Il quotidiano francese Le Figaro ha riportato l'episodio, evidenziando anche un alterco acceso tra la giovane e l'insegnante dopo l'aggressione.

Le immagini della videosorveglianza confermerebbero la testimonianza della docente, che ha denunciato di essere stata colpita ripetutamente. Stando alle prime ricostruzioni, la studentessa avrebbe lasciato la scuola immediatamente dopo l'incidente. Questa giovane, ascoltata dalla polizia, ora si trova di fronte a serie conseguenze, che potrebbero includere l'espulsione dal liceo e possibili azioni legali. Secondo la legge francese, l'aggressione che provoca un'inabilità al lavoro di otto giorni o meno può portare a pene fino a tre anni e mezzo di detenzione e a sanzioni pecuniarie fino a 45 mila euro.

L'eco della violenza ha suscitato indignazione nel paese. Anche il ministro dell'Istruzione francese, Anne Genetet, ha commentato la situazione: "Colpire un insegnante significa colpire la Repubblica stessa. Data la gravità di quanto accaduto, ho richiesto che vengano adottate severe sanzioni disciplinari". Pertanto, è stata imposta una "misura precauzionale" per vietare l'accesso della studentessa all'istituto fino alla convocazione del consiglio di disciplina.

Inorridita dall'accaduto, l'ex ministro degli Interni francese, Gérald Darmanin, ha dichiarato il suo pieno sostegno all'insegnante aggredita, sottolineando l'importanza della laicità come valore fondante della società francese. "Tutti devono supportare i nostri insegnanti e condannare questa violenza contro la Repubblica!" ha esclamato.

Non è la prima volta che in Francia si verificano eventi simili riguardanti l'integrazione sociale e il dibattito sul velo islamico. Solo lo scorso febbraio, il preside della scuola Maurice-Ravel a Parigi aveva ricordato a diversi studenti l'obbligo di togliersi il velo nei cortili della scuola, portando a minacce di morte contro di lui sui social media, costringendolo a lasciare il suo incarico. Questo incidente riaccende il dibattito su come la Francia gestisce l'inclusione culturale e la libertà religiosa in un contesto scolastico sempre più complesso.