Torino in Rivolta: Scontri e Lancio di Uova Durante il Corteo Studentesco
2024-12-13
Autore: Maria
Una mattina turbolenta a Torino, dove il corteo degli studenti ha preso una piega inaspettata, trasformandosi in una scena di scontri con la polizia e lancio di uova. Il Rettore dell'Università di Torino, Stefano Geuna, ha espresso il suo sconcerto per i recenti atti di vandalismo che hanno caratterizzato la manifestazione. "La violenza e la vandalizzazione degli spazi pubblici non hanno giustificazione e portano alla mente un passato buio", ha dichiarato, sottolineando l'importanza di tutelare i beni comuni.
Durante le ore precedenti alla manifestazione, sono comparsi graffiti nei bagni di Palazzo Nuovo, che si riferivano a Luigi Mangione, un 26enne arrestato negli Stati Uniti per l'omicidio del CEO di Unite Healthcare, Brian Thompson. Gli studenti hanno usato spray per scrivere "Luigi Mangione libero" e altri messaggi, accompagnati simboli politici.
L'opinione pubblica si è divisa: da un lato, i rappresentanti del governo locale, come il sindaco Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Alberto Cirio, hanno condannato fermamente gli atti violenti, affermando che tali comportamenti non hanno nulla a che vedere con il diritto a manifestare pacificamente. Dall'altro lato, il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha sottolineato la necessità di approvare rapidamente un disegno di legge sulla sicurezza per affrontare la violenza persistente.
Durante gli scontri, due manifestanti sono stati identificati dalla polizia e successivamente rilasciati, mentre i tiri di sassi contro gli agenti hanno causato preoccupazione tra i presenti. I cortei, da parte loro, hanno bloccato l'ingresso principale del Politecnico, mentre studenti non coinvolti nella manifestazione hanno continuato le loro lezioni normalmente.
Uno dei momenti più intensi si è verificato presso le OGR, dove il coro "Fuori Leonardo dall'università" ha risuonato tra i partecipanti, criticando la presenza di aziende legate agli armamenti nell'istruzione superiore. La manifestazione si è poi diretta verso l'Unione Industriali, dove i poliziotti hanno subito il lancio di uova e fumogeni.
Questa protesta segna la terza manifestazione in un mese, con slogan che invitano a boicottare la guerra e solidali con le popolazioni in rivolta. Sconosciuto il percorso esatto del corteo, gli organizzatori si sono dichiarati determinati a "prendersi tutta la città", lasciando intendere che il dissenso giovanile è ben lontano dall'essere sopito.